PUNTO PRIMAVERA – Viareggio: Anderlecht-Inter 4-3, è già tutto finito
di Daniele Fiori Segui @FioriDaniele Viareggio 2014: dura appena 90 minuti l’avventura nerazzurra nel più prestigioso torneo giovanile.
Dura lo spazio di una partita il Torneo di Viareggio 2014 dell’Inter, la durata di un ottavo di finale emozionante, ricco di gol e di spettacolo, ma che ha visto i nerazzurri soccombere di fronte al fortissimo avversario belga. Inter-Anderlecht si è conclusa sul punteggio di 3-4 e per i ragazzi di mister Cerrone è già tempo di fare i bagagli e tornare a casa. La nuova formula, introdotta con questa edizione, aveva concesso ai baby nerazzurri di evitare la fase a gironi del Torneo, ottenendo fin da subito un posto negli ottavi di finale in base al numero di “Viareggio” vinti. Una situazione che alla fine non ha loro giovato, visto che sono stati poco più che una meteora in questa manifestazione, e non hanno potuto confrontarsi con nuovi club esteri, se non con i belgi, campioni in carica, che li hanno sconfitti. Rimane dunque il rammarico per questa avventura finita quasi ancor prima di cominciare, e per un 2014 iniziato in declino, che ha visto svanire i sogni di una storica Coppa Italia e poi di una vittoria al Viareggio. Ora rimane il campionato, la Final Eight da raggiungere e una squadra da far crescere ancora tanto.
LA PARTITA – Ieri sera ore 18:30, allo stadio “Comunale” di Altolopascio, sono scese in campo Inter e Anderlecht nella sfida valida per l’accesso ai quarti di finale del Torneo di Viareggio. Contro i detentori del Trofeo la squadra allenata da Salvatore Cerrone comincia senza timori reverenziali. Sicuramente non ha paura un “duro” come Knudsen, che al 5′ scarica dal limite un tiro potentissimo: l’Inter è già in vantaggio. Tutto vanificato due minuti più tardi: l’Anderlecht è squadra di livello e sa sfruttare ogni disattenzione avversaria, tanto che a Kindermans basta vedere Eguelfi scivolare a terra per sfruttare lo spazio e battere a rete: 1-1. Dopo un inizio da tachicardia, il ritmo della partita si stabilizza. I nerazzurri sfiorano si il nuovo vantaggio con un colpo di testa di Sciacca, ma man mano che i minuti passano sono i belgi a mettere in mostra le superiori qualità. E’ un’Inter in assetto da contenimento quindi, che però non dimostra di essere inferiore e tiene la gara aperta ad ogni possibile svolgimento. E’ un’altra disattenzione difensiva però a spianare la strada all’Anderlecht: la difesa nerazzurra lascia giocare al limite gli avversari, che vedono benissimo l’inserimento del loro compagno Dos Santos e lo lanciano a rete. Ivusic non può fare nulla ed è 2-1: un brutto colpo nel finale di primo tempo, che complica tutto. La ripresa comincia con l’Inter impegnata nel tentativo di impostare la fase offensiva e subito punita dai campioni in carica, che al 54′ trovano il terzo gol: Leya riesce a ricevere e girarsi in mezzo all’area, da li non sbaglia. Partita chiusa? Bonazzoli la riapre subito con un gol dei suoi: dribbling al limite e tiro imparabile. I nerazzurri tornano a crederci e Cerrone gli spinge in avanti, alla ricerca del pari. Anche l’Anderlecht però non rinuncia ad offendere ed è ancora Leya a far male al 77′: da fuori un sinistro a giro telecomandato costringe Ivusic a raccogliere la palla dal fondo della rete per la quarta volta. Diventa durissima per l’Inter, che si ributta in avanti: Bonazzoli e Pusca ci provano, Cerrone inserisce anche Capello, ma il gol non arriva. All’ 88′ poi è un cross di Eguelfi a riaprire i giochi: il difensore dei belgi intercetta di mano ed è rigore. Acampora dal dischetto realizza e porta il risultato sul 3-4. L’incredibile rimonta sembra possibile, ma l’Anderlecht mostra maturità nel gestire gli ultimi minuti e non concedere nulla. L’unico acuto è l’espulsione di Capello, a cui saltano i nervi per la qualificazione che pian piano svanisce. Il fischio finale sancisce dunque l’eliminazione dei nerazzurri, che comunque possono tornare a Milano a testa alta per la grinta messa in campo. Ancora manca quella condizione fisica e mentale che aveva portato a grandi risultati nel finale di 2013, ma il gruppo rimane compatto e anche in questa occasione ha dimostrato di avere un gran potenziale.
INTER-ANDERLECHT 3-4 Marcatori: 5′ Knudsen, 7′ Kindermans e 39′ Carvalho, 9’st e 22’st Leya, 11’st Bonazzoli, 43’st Acampora (r) INTER: 1 Ivusic; 7 Sciacca, 8 Yao, 5 Paramatti, 4 Eguelfi; 15 Knudsen (43’st Bigotto), 17 Palazzi (33’st 9 Acampora), 16 Mira (16’st 10 Baldini); 11 Camara, 19 Bonazzoli, 22 Puscas (36’st 20 Capello). A disposizione: 2 Dalla Riva, 6 Pinton, 12 Maniero, 14 Gaiola, 21 Costa, 23 Ventre Allenatore: Salvatore Cerrone ANDERLECHT: 1 Gies; 2 Carvalho, 3 D’Alberto, 14 Isci, 11 Kawaya; 8 Dendoncker, 6 Bastien; 7 Jaadi, 18 Soumaré (36’st 10 H’maidat), 15 Kindermans (25’st 17 Bourard); 9 Leya. A disposizione: 13 Bossin, 16 Falsaperla, 19 Lapage Allenatore: René Peeters