Vidal: “La LuLa è di un altro livello. Quest’anno? Giocavo con il dolore”
Il centrocampista numero 22: "Inter-Juve la partita più importante."Arturo Vidal è stato protagonista di una lunga intervista ai microfoni di TNT Sports Chile dove ha parlato di diversi argomenti, a partire dalla vittoria dello Scudetto: “Rispetto all’anno scorso, dove i miei compagni arrivarono secondi in campionato e in finale di EL, sono cambiate molte cose. Per passare dal secondo posto al primo ci deve essere molto lavoro. Personalmente, posso dire che ho visto il gruppo crescere in allenamento ma anche in spogliatoio. C’è una grande unione tra noi.”
INTER-JUVENTUS: “É stato semplicemente la partita più importante della stagione. Era una partita sentita dai tifosi interisti e anche per noi. Volevamo battere i campioni d’Italia per 9 anni consecutivi. Battere loro ci ha dato la fiducia per credere nell’obiettivo Scudetto.”
IL CAMBIO TATTICO: “La gente era abituata a vedermi fare gol ed essere protagonista. Qui all’Inter, invece, mi sono stati dati compiti più difensivi: dovevo aiutare i miei compagni per arrivare all’obiettivo finale. Vincere. E penso che ci siamo riusciti, anche non ci sono sempre stato. Spero di poter dare di più l’anno prossimo per tornare a essere campioni in Italia e protagonisti in Champions.”
L’INFORTUNIO: “Il ginocchio sta migliorando mi è servito più tempo del previsto perché tutto è stato veloce dopo l’operazione. Ero quasi pronto per giocare, ma con il carico di allenamento mi sono fatto di nuovo male. Abbiamo parlato con Conte e e abbiamo deciso che la cosa migliore era recuperare con calma. Non avevo mai avuto pazienza con gli infortuni e questo è un male, ma ora l’ho fatto per prolungare la mia carriera. Ecco perché di questa stagione deludente, giocavo con il dolore. Spero di poter rientrare con l’Udinese.”
SUL CONFRONTO HAALAND-LULA: “Haaland è un buon giocatore, ma è nel calcio importante da poco tempo. Non si può paragonarlo a Romelu Lukaku, Lautaro Martínez o Kylian Mbappé, che sono un gradino più in alto di lui. E molto più in alto sono attaccanti come Robert Lewandowski e Luis Suárez, che sono i migliori al mondo”