#WelcomeNemanja: la presentazione integrale di Vidic
– Buonasera, Nemanja, e benvenuto. Cosa ti ha spinto all’Inter? “Buonasera, sono venuto qui spinto dalla storia e dalla grande tradizione di questo club. L’Inter ha vinto tanti trofei importanti, tra i quali la Champions League, e inoltre sono molto intrigato dal nuovo progetto”.
– Che peso ha avuto Stankovic nella scelta di venire a Milano? “Dejan non è l’unico giocatore serbo passato per l’Inter. Qui c’è una buona tradizione di ottimi calciatori miei connazionali e vorrei continuarla”.
– Vieni qui da ex capitano del Manchester United. Molti considerano questa tua scelta come un passo indietro all’interno della tua carriera. Tu come la consideri? “Ho già avuto l’occasione di venire in Italia un po’ di anni fa. Al Manchester ho vinto tutto e ho raggiunto grandi obiettivi, sia con la squadra che personalmente. Non la penso affatto così, il mio modo di giocare si adatta perfettamente al calcio italiano. Io credo, anzi, che questo progetto sia per me un passo in avanti: era arrivato il momento di cambiare e approvo in pieno i piani pe il futuro della nuova dirigenza. Forse la Premier League in questo momento gode di maggior importanza a livello internazionale, io però in questo momento arrivo in un grande club”.
-Come ti ha convinto Thohir? “Ho parlato con Marco (Fassone ndr), non ancora col Presidente. E’ stata un’idea che mi ha allettato da subito. Inoltre so che Thohir ha intenzione di lavorare con l’Inter a lungo termine, in questo momento c’è un progetto di almeno tre anni col quale si ambisce ad arrivare ad alti livelli – poi aggiunge, puntualizzando – Nella mia carriera ho sempre cercato la novità. Far parte di club che hanno una grande visione del futuro è una delle peculiarità della mia carriera. Sono onorato di essere qui”.
– Saresti pronto a diventare il nuovo capitano? “C’è da dire che in questo momento devo ancora conquistare un posto sul campo. Devo dare il meglio di me durante gli allenamenti e sul campo. Al Manchester avevo la fascia, ma sono abituato a dare il meglio indipendentemente dal mio ruolo nella squadra“.
– Qual è l’obiettivo di questa Inter? “Migliorare: sul campo, come giocatori e come società. Qui c’è una mentalità che condivido e ci sono aspettative importanti. Alla fine della stagione vogliamo essere orgogliosi di noi stessi”.
– Cosa ne pensi del modulo? Mazzarri potrebbe continuare ad usare la difesa a 3. “L’anno scorso ho visto molte partite dell’Inter, ho avuto modo di osservare il sistema di gioco e i miei futuri compagni. Certo, per me la difesa a 3 sarà una novità, ma nel mio ruolo non cambia molto. Voglio adattarmi alle scelte, quale che sia il modulo”.
– Anche il Milan era interessato a te? Il tuo ex compagno di squadra, Javier Hernandez, ti ha chiesto informazioni sull’Inter? “Nel periodo in cui mi cercavano molti club in Europa, il Milan non era tra questi. No, il Chicharito non mi ha chiesto niente”.
– Il tuo numero di maglia sarà ancora il 15? In passato l’Inter è stata una colonia argentina, adesso può diventare più slava con te, Kovacic,Kuzmanovic e il possibile arrivo Jovetic’ “Spero nel 15, ma ancora non lo so. Mi andra bene qualsiasi numero. Nelle squadre di club la nazionalità dei giocatori non conta più di tanto. Posso dire che però questo potrebbe farmi ambientare più velocemente”.
– In questa stagione l’Inter ha avuto più di qualche problema nel repato difensivo. Credi sia meglio avere grandi difensori o un grande assetto difensivo? “La cosa importante è il sistema di gioco. Le mie performance sono sempre dipese anche un po’ da quelle dei miei compagni di reparto. Credo che un buon modulo possa far migliorare i giocatori”.
– Perché hai chiuso col Manchester? “Sono stato lì 9 anni e ho vinto tutto. Questa è una nuova sfida per la mia carriera. Voglio far vedere anche qui di cosa sono capace, inoltre l’Italia è un bellissimo Paese ed è più vicino casa mia”.
– L’arrivo all’Inter sarà l’ultima tappa della tua carriera? “Non si sa mai. Per ora quello che è sicuro è che starò qui per almeno 3 anni. Voglio rendere felici i tifosi e i dirigenti che hanno creduto in me. Il futuro non posso prevederlo”.
– Coi Red Devils la coppia difensiva formata da te e Rio Ferdinand è passata alla storia. Con quali grandi difensori degli ultimi anni dell’Inter avresti voluto giocare? E chi ti convince tra quelli attuali? “L’Inter ha ottenuto grandi successi perché qui ci sono stati difensori importanti, ma questo non è tutto: il merito è sempre di tutta la squadra. Sicuramente Materazzi, Lucio, Samuel, Cordoba e Zanetti sono stati dei grandissimi giocatori nel mio ruolo. Attualmente ci sono giovani di prospettiva, lotterò per avere un posto nella difesa nerazzurra”.
-Il fatto di non poter giocare la Champions League condizionerà il tuo entusiasmo? “Nemmeno allo United la avrei giocata. C’è un’Europa League da disputare e qui ci sono 30 giocatori di livello che daranno il meglio in 3 competizioni. Per me non c’è nessun problema”.