2 Dicembre 2013

Walter Mazzarri: piccoli flash della sua storia raccontati da Renzo Ulivieri

Arriva con un giorno di ritardo l’intervista a Renzo Ulivieri, il “maestro” di Walter Mazzarri, pubblicata sull’edizione domenicale della Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore di Napoli, Reggina e Modena ha ricevuto più volte i complimenti del tecnico livornese, il quale ha anche ripetuto più volte di “dovere tutto a Ulivieri” e proprio a questa affermazione ha voluto rispondere il presidente dell’ Associazione Italiana Allenatori Calcio durante l’intervista concessa al quotidiano milanese: “Lo so che lui ha detto così, ma non è vero. In questo mestiere nessuno è “allievo” di qualcun altro e se proprio Walter Mazzarri mi doveva qualcosa- continua Ulivieri con un esilarante aneddoto – gliel’ho già fatta “pagare” nel ’90, quando lo allenavo al Modena; in quella stagione era stato praticamente sempre infortunato (addirittura l’attuale tecnico interista dovette affrontare un intervento ai denti in seguito ad una emorragia nottura, ndr) ed io fui costretto a cambiare modulo e a far giocare Nitti, che oggi gli fa da osservatore. Alla fine del campionato gli telefono e gli chiedo: ‘Con tutto quello che mi sei costato e non mi hai reso, me lo offri almeno un pranzo a San Vincenzo?’. “

In seguito alla narrazione del siparietto, l’intervistato si fa serio e afferma che Mazzarri già a quei tempi aveva in mente di diventare allenatore: ” L’avevo studiato, era un calciatore anomalo: ragionava calcio con lo sguardo già sulla squadra, viveva lo spogliatoio non con distacco, ma da uomo ‘grande’. A quei tempi eravamo una delle poche squadre che aveva cominciato a giocare a zona e lui voleva sapere tutti i particolari di questa novità“.

Ulivieri dipinge anche l’aspetto caratteriale del nostro “Sergente Hartman” raccontando un altro particolare episodio: “Non abbiamo mai litigato davvero, ci sono rimasto male solo una volta, quando andai a Napoli con i ragazzi del mio corso per allenatori Uefa Pro: volevo fargli vedere un suo allenamento e lui fece solo atletica. Walter è così, anche un po’ geloso delle sue cose”.

Infine la divertente affermazione: Vorrei tanto sentirgli dire in seguito ad una sconfitta ‘Abbiamo perso perché gli altri sono stati più bravi di noi’, lo so bene che lo fa per difendere la squadra, ma quel giorno, lo giuro, stappo una bottiglia di champagne”.