12 Novembre 2014

Se salta Mazzarri c’è Zenga. E rischierebbero anche Fassone e Ausilio!

Walter Zenga Inter

Walter Zenga Inter

Mazzarri resta, Mazzarri salta. Erick Thohir sfoglia la margherita. Da una parte c’è l’esigenza di un cambio di rotta, un segnale forte da dare a squadra e tifoseria, in grado di riavvicinare i sostenitori e portare nuova linfa con i risultati. D’altra parte c’è l’altra esigenza, non secondaria: quella economica. Walter Mazzarri percepisce 3 milioni e 300 mila euro netti a stagione ed un eventuale esonero sarebbe controproducente per le casse nerazzurre, già prosciugate e sotto il mirino dell’Uefa. Il presidente indonesiano, che ha sposato un progetto a lungo termine con obiettivo primario il risanamento delle finanze, ha da sempre appoggiato l’esigenza economica, sostenendo il tecnico toscano e confermando la sua fiducia a prescindere dai risultati.

Ma l’ipotesi esonero potrebbe prendere il sopravvento se la squadra dovesse avere un crollo clamoroso. E così, tra un nome e l’altro, ce n’è uno che corrisponderebbe sempre più all’eventuale sostituto di Mazzarri, Walter Zenga. Nell’edizione odierna di Sportmediaset, Paolo Bargiggia si è esposto con queste parole circa la candidatura di Zenga alla panchina nerazzurra:

“Un profilo internazionale e un’anima interista per riavvicinare i tifosi alla squadra quello dell’ex Uomo Ragno. Ma Zenga non accetterebbe di fare il traghettatore puro, ma chiederebbe un’opzione di riconferma in caso del raggiungimento di un piazzamento degno. Allora bisogna capire quanto Thohir si è spinto in avanti nel bloccare Mihajlovic per la prossima stagione. Se c’è già un impegno piuttosto vincolante, al posto di Mazzarri, se sarà esonerato a stagione in corso, tornerà l’ipotesi del traghettatore puro come quella di Stefano Vecchi attualmente alla guida della primavera”. 

In caso di partenza anticipata del tecnico di San Vincenzo, ci potrebbe essere uno scossone anche a livello dirigenziale:

“Se sarà esonero di Mazzarri, sarà ridimensionata pian piano anche la figura dell’attuale direttore generale Marco Fassone, uno degli ultimi uomini rimasti ingaggiati da Moratti. E ridimensionato anche il ruolo di Piero Ausilio che insieme a Fassone continua a sostenere Mazzarri”.

Walter Zenga Inter

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