Wanda Nara: “Mauro mi ha dato un ruolo non facile. Altri figli? Cantiere chiuso. E sul primo appuntamento…”
La moglie-manager del centravanti argentino si è raccontata sulle pagine di FuorigiocoSempre al centro di gossip e voci riguardanti il marito Mauro Icardi, ecco che Wanda Nara ha scelto di raccontare la propria relazione, sia affettiva che lavorativa, con il proprio compagno argentino sulle pagine di Fuorigioco, rivista della domenica de La Gazzetta dello Sport. Dal primo appuntamento al ruolo di procuratore, ecco l’intervista della showgirl.
Ruolo di agente. Muoversi in un mondo di soli maschi le ha creato problemi?
“Un po’ sì, inutile negarlo. Sono una donna e per di più moglie del mio assistito. Mauro mi ha dato un ruolo non facile, sa che ho sempre curato gli interessi miei e di mia sorella Zaira, che fa la modella-conduttrice e che mi manca da morire. Per fortuna vado a trovarla nelle pause della nazionali. E ora Mauro viene convocato dall’Argentina con continuità. Ma al tempo stesso lui è stato bravo a darmi una fiducia incondizionata e quindi a legittimare il mio ruolo di procuratore agli occhi degli altri. Però andare a trattare il rinnovo al settimo mese di gravidanza non è stato facile!”.
Mauro ora vorrebbe un maschio?
“Il cantiere è chiuso. Lui era già beato con l’arrivo della prima figlia. Ha sempre voluto femmine perché temeva che il figlio maschio di un calciatore famoso avrebbe sofferto per le troppe pressioni”.
“E che Mauro ha sempre sentito come figli propri. Valentino ha una disciplina pazzesca, è un ragazzino ma ragiona già come un professionista. Attento all’alimentazione, beve solo acqua e mi obbliga a filmarlo per rivedere i suoi errori. Il più talentuoso è Benedicto”.
Quanto aiuto dà sua madre nella gestione della tribù Icardi?
“Si è trasferita a Milano dopo che ho trovato lavoro nel mio ufficio a suo marito. Avere qui i nonni è importantissimo per i bambini”.
Ci racconta come è scoccata la scintilla con Mauro?
“Con una pasta in bianco! L’ho conosciuto tramite Maxi Lopez quando aveva 18 anni. Dopo il divorzio ero tornata a vivere in Argentina e già iscritto i bimbi a scuola. Sono dovuta tornare a Milano per problemi burocratici e lui si è offerto di prestarmi l’auto, lasciandomi nella sua portineria anche le chiavi di casa. Mi ha detto se volevo pranzare con lui, ma il frigo era vuoto. Tipico di un single ventenne che mangia sempre fuori. Mi sono arrangiata con una pasta al burro e un po’ di grana, anche se ormai indurito. Il resto è venuto spontaneo. Poteva fare quello che voleva, invece ha dimostrato la serietà di un uomo maturo. In breve ho capito che voleva bene anche ai miei figli”.
State insieme dall’ottobre 2013, ora lei fa anche la capitana delle donne interiste
“Nulla di strano, aiuta a fare gruppo e soprattutto facilita l’inserimento dei nuovi. Da mamma mi preoccupo che chi viene catapultato in un ambiente nuovo riceva qualche consiglio su casa, scuola, pediatra o altro. Ho creato una chat con le donne nerazzurre. Pensi che la moglie di Eder, che ora gioca in Cina, mi ha chiesto di restare anche se è dall’altra parte del mondo”.
Partecipano tutte, anche le croate con cui i mariti nei mesi scorsi sono girate strane voci che riguardavano anche lei?
“Tutte, anche se poi siamo tutte diverse e a volte è più facile legare con chi parla la tua lingua. Ma al Mondiale, una volta usciti Argentina e Brasile, tifavamo tutte per la Croazia”.
Come si spiega che lei abbia più follower di suo marito?
“Lui ha un basso profilo ed è legato solo al calcio. Io invece mi diverto a postare tante cose, anche coi bambini”.
Lei ne fa di ogni: modella, attrice, conduttrice, imprenditrice, scrittrice, coordinatrice delle mogli inferiste, agente e ora anche opinionista. Dove la trova tutta questa energia?
“Sin da piccola mi è piaciuto lavorare per rendermi indipendente. A 4 anni facevo già la modella, sfilando mano nella mano con Valeria Mazza”.
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