Si sta portando avanti e sta studiando da allenatore, ma intanto Yaya Touré – svincolato dopo l’esperienza del 2019 al Qingdao Huanghai in Cina – si sente ancora un calciatore, nonostante la carta d’identità cominci a parlare chiaro (ha 37 anni) e il mercato attorno a lui, per ora, non sembri impazzire. Ne ha parlato in un’intervista a TuttoMercatoWeb.com: “La mia carriera non andrà avanti per sempre ma so di avere ancora una o due stagioni dove dare e fare qualcosa di importante – riconosce l’ivoriano – Se mi piacerebbe giocare in Italia? Certo. Mi piacerebbe giocare in Italia perché non ci ho mai giocato, oppure tornare in Francia o Inghilterra, dove ho grandi ricordi. Sono pronto per ogni sfida che la Serie A mi porrà davanti. Non è una questione di soldi. This is about football. E’ perché voglio giocare, perché posso giocare”.
L’Italia, appunto. E’ proprio delle scorse ore la notizia secondo cui Touré si sarebbe offerto al neopromosso Spezia, come colpo top per cercare di portare la sua esperienza utile ad aiutare la squadra a raggiungere la salvezza. E non è mai tramontato il tormentone di mercato che ha visto il calciatore essere accostato più volte all’Inter, negli ultimi anni: “Sì, lo confermo – aggiunge – Quando Mancini era all’Inter, e giocavo al Manchester City, è vero che ci fu un approccio ma poi le cose sono andate in un’altra direzione”.
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