Zamorano: “L’Inter ha fame da scudetto. Icardi è un campione. Sul derby…”
L'ex attaccante cileno si dice fiducioso in vista del campionato, e analizza quello che la nuova proprietà ha portato a MilanoIvan Zamorano è uno che i derby sapeva come affrontarli: la sua grinta memorabile farebbe comodo nella partita di domani. In un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, parla proprio di questo aspetto in vista del match: “L’Inter sembra avere più fame. Il Milan però mi piace, ha dei buoni giocatori e Montella è bravo. Quindi sarà una partita tutta da giocare, sarà divertente”
Per la corsa allo scudetto il cileno non ha dubbi, l’Inter c’è: “Le cose sono cambiate rispetto agli ultimi anni, quando c’era confusione anche rispetto agli obiettivi: si parlava di terzo posto, ma non era realistico. Oggi c’è più chiarezza, la Champions è alla portata, ma una squadra come l’Inter può puntare allo scudetto. Juve e Napoli? La Juve ha le idee chiare e soldi da spendere, e dai tempi di Conte è cresciuta di continuo. Il Napoli sta facendo la stessa cosa con Sarri. Per vincere servono lungimiranza, pazienza e anche un uomo guida. La Juve ha Nedved, l’Inter ora deve valorizzare Zanetti”.
Si passa poi a parlare del tecnico Luciano Spalletti e della rosa che ha a disposizione: “E’ un uomo forte e di personalità. Sta cercando di trasmettere ai giocatori valori come l’importanza della maglia, e in campo la differenza si vede. Ognuno sa quello che deve fare. Come rosa l’Inter ha del potenziale, anche se non è arrivato il grande nome dal mercato. Deve ancora crescere come squadra, servono la mentalià giusta e l’unione, soprattutto vista l’assenza di top player. Di recente infatti sono arrivati molti ottimi elementi, ma nessuno ha lasciato il segno”.
Riguardo a Perisic e soprattutto Icardi, incaricati oggi a fare i gol al suo posto, Zamorano non perde l’entusiasmo: “Perisic è un buonissimo giocatore, ma non un campione. Su Icardi invece non ho alcun dubbio: è un killer d’area, uno dei pochi attaccanti puri rimasti in circolazione. Quando serve c’è sempre, è determinante, e la fascia di capitano andava data per forza a lui. Forse il solo Handanovic poteva essere un’alternativa valida”.
L’ex attaccante parla poi della nuova proprietà di Suning, e di quello che non ha funzionato prima del suo arrivo: “Dal Triplete in poi si è cercata più la quantità che la qualità, e così son passati molti giocatori che non hanno mai compreso il valore di questo club. Per me il nerazzurro è una seconda pelle, ai miei tempi c’erano Ronaldo, Djorkaeff, Baggio e Recoba che erano campioni con grande cuore e grinta. Oggi la strada che sta percorrendo Suning sembra quella giusta, parlo tutti i giorni con Zanetti, mi dice che i cinesi sanno quello che fanno. Sono fiducioso”
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