Zanetti: “Che sorpresa quando mi dissero dell’Inter, ero vicino al Real. In futuro mi piacerebbe…”
Javier Zanetti è stato intervistato da Enrico Ruggeri, grande tifoso nerazzurro, per Lucignolo 2.0, ecco le parole del Capitano.
RIENTRO – “E’ stato il mio desiderio da quando mi sono fatto male, ho detto subito che volevo rientrare per fare almeno un’altra partita davanti ai miei tifosi, ho lavorato tantissimo e devo ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini perché mi hanno dato una grossissima mano.
INFORTUNI – “Ho capito subito che mi ero rotto il tendine perché ho sentito un male tremendo. Ho provato ad alzarmi in piedi e correre un po’, però non ce la facevo e quando il dottore è arrivato, dalla sua faccia e dal dolore che avevo, ho capito che era qualcosa di grave, è stato l’unico infortunio molto grave della mia carriera, però io credo che il fatto che sia arrivato solo a 40 anni questo brutto infortunio sia stata una fortuna perché mi ha lasciato praticamente fare tutta la carriera”.
SMETTERE DI GIOCARE?NO GRAZIE – “No, non ci ho mai pensato,anzi c’erano dei giornalisti che mi ricordi, prima di fare la risonanza, mi hanno chiesto come stavo e io ho detto loro che dopo tanti chilometri, dovevo fare un cambio di gomma. Sono qui per cambiare la gomma e dopo per ripartire gli ho detto, in nessun momento ho pensato di smettere”
LA RUOTA CHE GIRA – “Io sinceramente dal campo mi rendevo conto che era molto difficile e complicato il momento dell’Inter, ci sono stati periodi difficili ma sempre con la speranza di potere ribaltare la situazione. Io credo che, come per noi è stata una cosa in positivo perché le difficoltà ci hanno reso ancora più forti, così ho pensato potesse essere anche per i tifosi. Tutta la sofferenza che abbiamo passato, tutto quello che non riuscivamo a fare e poi è arrivato tutto di un colpo. Sono stato molto vicino ad andare via, in una squadra molto importante in Spagna. Però, se fossi dovuto andar via, avrei voluto lasciare un segno nell’Inter. Dopo con la fascia di capitano è stata una bellissima responsabilità e tutto quello che è venuto dopo è stato qualcosa di straordinario”
SCRIVANIA O PANCHINA? – “Mi piacerebbe essere sempre molto vicino alla squadra, fare il dirigente e cercare di rendermi utile così come credo io sia stato in campo. Vorrei rimanere sempre legato a questa grande famiglia che è l’Inter, che mi ha dato tantissimo e che ringrazierò sempre”
ITALIA – “Sinceramente non credevo di rimanere in Italia così tanto tempo, arrivai a 20 anni, ricordo che ero in una partita amichevole in Sudafrica con la Nazionale e il ct Passarella, l’ex calciatore dell’Inter, mi chiamò in camera sua e mi disse: “Mi è arrivato un fax, l’Inter ti ha comprato” e io risposi: “Come l’Inter mi ha comprato?”, gli dissi. Lì non capivo niente ero sorpreso dalla notizia”.
GIOVANI DI IERI E DI OGGI – Ruggeri gli chiede poi che cosa direbbe ai giovani ventenni di oggi, troppo presi dalla bella vita: “Io credo che non siamo tutti così. Però magari a questi calciatori si potrebbe far capire che ci sono altre alternative, che non è tutto la macchina, la discoteca, l’orecchino. Io non mi sento di dare consigli a nessuno perché ognuno fa la sua scelta e ognuno vive la sua vita come vuole. Però di sicuro se si augura un futuro migliore e con tranquillità credo che la strada non sia quella”