SPECIALE ZANETTI – L’arrivo in nerazzurro da semisconosciuto
Zanetti Inter Il 5 giugno 1995, una data storica per Javier Aldemar Zanetti e per l’Inter: il futuro Capitano di mille battaglie viene presentato a i tifosi, insieme al connazionale Rambert, alla Terrazza Martini. Diego Armando Maradona, che di argentini se ne intende, lo definisce “il miglior acquisto dell’anno”, chissà se a distanza di tutti questi anni, visto il rapporto qualità prezzo, non sia diventato l’acquisto del secolo. Un altro totem della difesa nerazzurra subisce sin dall’inizio il fascino del giocatore venuto dall’Argentina e a distanza di tempo rilascia la seguente dichiarazione: “Primissimo allenamento, facciamo possesso palla. Lui non la perde mai, gli resta sempre incollata al piede. Quel giorno pensai che avrebbe fatto la storia dell’Inter”, lo Zio Bergomi rimase dunque folgorato sin da subito capendo di avere accanto un predestinato. Il 27 agosto 1995 rappresenta un’altra data storica, l’esordio di Javier con la maglia nerazzurra, contro il Vicenza, pochi giorni dopo l’esordio anche in una competizione europea, contro il Lugano, tutto subito, come la fiducia del primo allenatore Ottavio Bianchi e dei suoi successori, Luis Suarez e Roy Hodgson. Il ragazzo dalla faccia pulita, con la palla attaccata al piede, a volte un po’ troppo tanto da suscitare le ire dei compagni e dell’allenatore, gode da subito della stima di tutti, dire che al primo allenamento era arrivato con un sacco della spesa e ad attenderlo c’erano solo due giornalisti… Il 3 dicembre dello stesso anno arrivo il primo gol in nerazzurro, in casa contro la Cremonese.