Javier Zanetti, leggenda nerazzurra, ha rilasciato un’intervista a Sorare in cui ha ripercorso la carriera all’Inter. Ha sottolineato il suo rapporto viscerale con i colori nerazzurri tanto da iniziare l’intervista con la frase: “Per me, l’Inter è famiglia“.
Nel corso dell’intervista, il Pupi ha poi raccontato della sua esperienza da capitano del club nerazzurro: “Essere capitano è una grande responsabilità, prima di tutto perché ho cominciato a farlo da giovane. Poi sono stato capitano di grandi giocatori come Baggio, Ronaldo, Eto’o, Ibrahimovic. Secondo me, un capitano non è quello che urla di più, ma è quello che fa la differenza con l’esempio”.
Inevitabile, poi, il riferimento al Triplete nel 2010: “Fu un anno speciale, intenso, ognuno di noi sentiva di essere di fronte a una grande opportunità. José (Mourinho, ndr) fu capace di costruire un gruppo di grandi giocatori, con grandi personalità. Negli ultimi due mesi abbiamo avuto due partite decisive: quella contro il Chelsea fu complicata, poi con il Barcellona fu come una finale anticipata. Poi la vera finale, nel Bernabeu, con tutto quello che rappresenta quello stadio. Come capitano, ho avuto il privilegio di alzare la Champions League e portarla di nuovo a Milano. Rimarrà sempre nella storia del club e del calcio: per me è stato come realizzare un sogno”.
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