Zanetti si racconta: “Il mio futuro è all’Inter. Mou? Tornerà…”
Javier Zanetti, infortunato dalla partita contro il Palermo, sta lavorando duramente per poter rientrare il prima possibile. Nel frattempo il Capitano è stato intervistato dal mensile Oggi che ha affrontato diverse tematiche, in primis l‘arrivo di Mazzarri: “E’ una persona che ci tiene e sa quello che fa. Inoltre è l’allenatore che ha fatto meglio negli ultimi anni”. L’intervista si sposta sul suo infortunio e sulle dimostrazioni di affetto che ha ricevuto: “Quando sentii il dolore capii subito che era saltato il tendine d’Achille. Il primo pensiero andò ai tempi di recupero e non al ritiro come qualcuno ipotizzò. La mia famiglia si trasformò in un team di infermieri. Una cosa che mi fece davvero piacere furono i messaggi di affetto. Gli interisti sono sopra tutti ma gli juventini, i milanisti e i tifosi dell’Udinese mi hanno commosso. Il messaggio che non mi sarei mai immaginato di ricevere fu quello di Beckham. Ovviamente uno dei primi fu José Mourinho, lui fa ancora parte di noi e sono sicuro che tornerà prima o poi“, queste le dichiarazioni raccolte da FcInter1908.it.
Al Capitano viene anche fatta una domanda in merito a Maradona e Messi: “Per me Messi ha superato Maradona. L’avversario più difficile da marcare? Ce ne sono due: Giggs e Kakà”. Non poteva non esserci la domanda su Kovacic: “Dopo Ronaldo, che però arrivò a 21 anni, è il più forte che io abbia mai visto. Ha tante qualità ma deve ancora crescere”. Secca invece la risposta in merito alla domanda sull’allenatore peggiore: “Tardelli, non ho mai legato con lui”.
In conclusione, Zanetti ha un pensiero su Maldini e uno sul suo futuro all’Inter: “Maldini era una bandiera. Volevo giocarci insieme ma non ho neanche provato a convincerlo. Per me quello che conta è tornare a giocare. Ho già un ruolo da dirigente? Tutte balle come quella del clan dell’asado. Quando smetterò di giocare mi piacerebbe fare il dirigente che sta a metà tra la squadra e la società. Come Galliani? Assolutamente no, certi paragoni non si fanno (ride n.d.r.)“.