Inutile girarci intorno, Nicolò Zaniolo per tanti anni resterà un grosso rimpianto dell’Inter. Scambiato insieme a Santon più un conguaglio economico per avere Radja Nainggolan dalla Roma, in virtù della parabola deludente del centrocampista belga a Milano, tornando indietro di qualche anno probabilmente nessun dirigente nerazzurro oggi replicherebbe lo stesso affare. Il forte trequartista classe 1999, pupillo di Roberto Mancini che vorrebbe riaverlo in nazionale per gli Europei 2021 una volta rientrato dall’infortunio, il ragazzo è stato intervistato questa mattina sulla pagine de La Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto in cui Zaniolo racconta l’addio dall’Inter:
Poi lei va all’Inter. Il suo è uno strano caso, due squadre come Fiorentina e Inter non capiscono di avere un gioiello tra le mani. Come se lo spiega?
“L’Inter penso abbia sempre bisogno di giocatori già pronti, già formati e io magari in quel momento non lo ero. Sono state scelte loro, li ringrazio perché poi, cedendomi alla Roma, mi hanno fatto arrivare in una città splendida come questa e in una società solida. Giocare qui è bellissimo, per i tifosi, per la città. Sono felicissimo di essere in giallorosso”.
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