Zazzaroni: “Mazzarri è un caso, ha quasi tutti gli interisti contro. Per i tifosi questa Inter è ancora una grande”
Zazzaroni Inter
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Non c’è pace per Walter Mazzarri. Il suo futuro sulla panchina dell’Inter è sempre più incerto, i tifosi sono inferociti e ora anche la società è molto scontenta dopo l’inattesa sconfitta di Parma. Tuttavia, salvo novità improvvise e impreviste, il tecnico toscano dovrebbe rimanere sulla panchina della Beneamata almeno fino al termine della stagione. Anche il giornalista Ivan Zazzaroni ha parlato dei problemi di casa Inter sul suo blog per GQ Italia dove, con una lunga analisi, ha cercato di sintetizzare le radici del “male” nerazzurro. Queste le sue parole: “Mazzarri è un caso, Inzaghi lo può diventare. Il primo ha un curriculum immacolato da proteggere (oggi un peso), Pippo un presente ed eventualmente un futuro da garantirsi. Mazzarri ha gli interisti contro, quasi tutti, al di là del fatto che la situazione in campionato sia ancora recuperabile; Pippo vive sospeso tra l’entusiasmo, l’amore e la diffidenza della sua gente. Inzaghi sta formandosi sul campo; Mazzarri si sta sformando: è trasfigurato dalla tensione e dalle responsabilità: pensate che sia in grado di reggere fino a maggio nonostante, come dice qualcuno, continui a domandarsi perché Thohir non l’abbia ancora esonerato?” “L’Inter – prosegue Zazzaroni – ha problemi di denaro e qualità: in estate dalla cassa è uscito un solo milione; e allora gli esterni sono quelli che sono; Nemanja Vidic è in fase calante da almeno due stagioni; il 3-5-2 che è un po’ il marchio di fabbrica del tecnico non ha gli interpreti giusti; Hernanes non è Hamsik e va a strappi; Gary Medel non ricorda il miglior Cambiasso e, in più, gli infortuni sono una spiacevole novità per lo stesso Mazzarri che a Napoli si vantava, giustamente, di aver ridotto al minimo le presenze in infermeria. Allarmante è anche la condizione di Rodrigo Palacio. Il gioco un?illusione. Si dice che Mazzarri sia un Ulivieri 2.0, ovvero l’allenatore ideale per le squadre piccole e medie (il Napoli è tornato a essere grande attraverso lui), e non per le big del Nord. E l’Inter ancorché ?impoverita? resta una grande, almeno nella testa, nelle attese e nelle ambizioni dei suoi tifosi”.