Contrariamente a quanto ci si potesse aspettare nei giorni precedenti, quella di domani potrebbe essere l’ultima partita di Suning come proprietario dell’Inter. Lunedì, infatti, scadrà il prestito con Oaktree e da Nanchino non sono ancora giunti segnali incoraggianti.
Qualora Zhang non riuscisse a restituire il finanziamento, il fondo californiano andrebbe ad escutere il pegno sulle azioni del club. Come ribadito questa mattina da La Gazzetta dello Sport, in questo momento Pimco – individuato inizialmente come nuovo finanziatore – sembra essere più lontano e il futuro di Suning appeso a tre possibili scenari.
Il primo, probabilmente il più difficile, indica la possibilità secondo cui Oaktree possa concedere qualche giorno in più a Zhang al fine di finalizzare l’accordo con Pimco e restituire il prestito. Ipotesi complicatissima visto che il fondo statunitense vanta una clausola del 20% sulla cessione del club e non avrebbe alcun interesse a favorire la permanenza di Suning al comando dell’Inter.
Il secondo riguarda invece uno slittamento dei termini leggermente più lungo, pari a circa sei mesi. Il tempo che Oaktree concederebbe alla famiglia Zhang per cercare nuovi compratori cui cedere l’Inter, senza dare la possibilità di altre manovre.
La terza via, infine, fa riferimento al definitivo muro contro muro, nel caso in cui Suning non dovesse rifinanziare il prestito entro il termine del 20 maggio. In questo scenario, Oaktree potrebbe escutere il pegno e diventare immediatamente l’azionista di maggioranza dell’Inter.
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