9 Giugno 2023

Zhang: “La finale? Un sogno inaspettato. Le mie scelte non sono sempre razionali e ogni tanto chiedo aiuto ad Ausilio”

Le parole del presidente nerazzurro alla vigilia della finale di Champions League

ROME, Italy - 11.05.2022: Steven Zhang celebrates Cup at end of the football match Italy Cup Final 2022 Trophy between FC JUVENTUS TURIN VS FC INTERNAZIONALE MILAN at Olympic stadium in Rome.

Steven Zhang, presidente dell’Inter, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, alla vigilia della finale di Champions League contro il Manchester City. È stata l’occasione per fare un po’ il punto di questi suoi anni alla guida del club nerazzurro.

Ecco un estratto delle sue parole:

RISULTATI DA PRESIDENTE – “Arrivare in finale di Champions League? Ad essere onesto, lo avevo solo sognato. E pensavo, guardando il momento del calcio e le differenze tra alcune Leghe, che sarebbe stato difficile arrivare a un traguardo del genere. Nonostante le risorse ingenti che Suning ha investito nell’Inter, a volte spendendo anche più di certe squadre inglesi, a causa dei diversi introiti dai diritti tv esiste ancora un gap enorme tra Premier e Serie A. Però il grande fascino dello sport e del calcio è che non sempre il denaro è tutto e alla differenza di risorse a volte si può sopperire con le idee, la competenza e la passione. Noi ci auguriamo ovviamente che domani sia una di quelle volte”.

PASSIONE – “L’Inter mi assorbe totalmente. Vivo con enorme intensità il club, ma non entro quasi mai negli aspetti tecnici o tattici riguardanti la squadra. Non ne parlo neanche con Inzaghi, di cui rispetto ogni scelta. Da presidente odio chi vuole insegnarmi come devo gestire il mio club e quindi non faccio lo stesso errore con i ruoli altrui”.

SCELTE – “La passione porta a scelte poco razionali? È un rischio che corro durante il calcio mercato quando voglio comprare subito i calciatori migliori e non guardo il budget o il bilancio. Sì, a volte accade che la passione travolga la parte razionale, quando si fanno acquisti o si decide di non cedere… Spesso chiedo al nostro ds Ausilio: “Piero, non è che stiamo facendo un errore?’ Il dialogo con i miei dirigenti è fondamentale per cercare quel famoso equilibrio tra razionalità e passione”.

CONTESTAZIONE – “Rivincita per lo striscione ‘Zhang vattene? della scorsa estate? No. Intanto c’è da dire che i contestatori erano davvero un gruppo molto esiguo, e poi che il calcio come la vita presenta degli up and down: ci sono fasi di problemi e fasi di gioia. Fa parte del gioco. Il lavoro di un presidente o di un Ceo è simile a quello di un allenatore: spesso si è soli, e va accettato”.

FINALE CHAMPIONS LEAGUE – “Discorso motivazionale? Non ce n’è bisogno. I risultati dell’ultimo mese hanno contribuito a far aumentare convinzione e carica. Tutti nell’Inter siamo concentrati per questo evento che vogliamo goderci fino in fondo. Rispetto profondamente il City, una squadra magnifica. Ma noi abbiamo la qualità per affrontarli. In questi anni, più è stata alta l’asticella del nostro avversario e meglio ci siamo comportati. L’Inter rende con le squadre forti, è contro quelle meno competitive che ogni tanto abbiamo perso punti”.

CAMPIONATO – È stato difficile tenere alta la concentrazione in tutte le competizioni. È subentrata la stanchezza, più mentale che fisica. Ma dobbiamo giocarci una finale, pensiamo solo a questo ora”.

ZHANG SENIOR – “Papà è legatissimo all’Inter, segue tutti i campionati anche quelli stranieri e le coppe. Sta cercando di farci una sorpresa e venire domani, ma non è semplice incastrare i suoi impegni di lavoro”.

RIVOLUZIONE MILAN – “È un tema molto delicato, investendo un’altra società e un grande personaggio come Maldini che ha vinto così tanto nel club. Ovviamente la gente è rimasta molto sorpresa da questa separazione, ma sono cose che nel calcio accadono. Un Milan stabile e competitivo è uno stimolo anche per l’Inter, cresciamo insieme”.

SUPERLEGA – “La Superlega non aveva il giusto format però era un tentativo di innovare e cambiare. Utile soprattutto per i club italiani che erano indietro rispetto agli altri. Ma non volevamo entrare in conflitto con l’Uefa. E La Champions League resta oggi il miglior torneo possibile”.

SOGNO CHAMPIONS – “Ho pensato tantissime volte nella mia testa come sarebbe stato vincere una Champions. Ma anche solo sognare di vincerla sembrava impossibile… Ora che siamo in finale però tutti noi nel club abbiamo una incredibile voglia di provarci. E siamo uniti. Come ha detto Inzaghi: non abbiamo paura, c’è solo grande eccitazione nell’attesa di giocare questa partita. Noi ci crediamo”.