Steven Zhang ha partecipato all’Assemblea dei Soci dell’Inter, svoltasi ieri, sebbene solo in videochiamata. Nonostante la distanza, il presidente nerazzurro ha comunque voluto esprimere la sua soddisfazione per il lavoro svolto in questi cinque anni al comando del club, spostando lo sguardo anche sugli obiettivi futuri.
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, le sue parole sullo stadio, sulla seconda stella e su altri obiettivi futuri non fanno pensare di certo a un presidente in procinto di abbandonare la barca. D’altronde, non ci sarebbe alcuna due diligence in corso e i due fondi (statunitense e arabo) che hanno mostrato interesse non sarebbero andati oltre a delle chiacchiere.
Insomma, ci sono due motivi che lasciano pensare a una permanenza di Zhang alla guida dell’Inter: l’assenza di compratori pronti a soddisfare la richiesta da 1,2 miliardi di euro e la volontà dello stesso presidente di proseguire.
Il piano? Intanto c’è da restituire il prestito di Oaktree, in scadenza al 20 maggio 2024. La cifra dovrebbe essere di 350 milioni di euro (275, più 12% di interessi). Parte dei soldi non sono stati spesi e altri potrebbero arrivare nei prossimi mesi. Attese diverse riunioni con gli advisor Goldman Sachs e Raine, alla ricerca di nuovi soci. L’obiettivo rimane un rifinanziamento a costi sostenibili.
Zhang ha sempre dichiarato apertamente di non voler cedere l’Inter, ma è chiaro che la situazione societaria dei nerazzurri deve invitare almeno a qualche riflessione. Il passivo è diminuito in modo sensibile nell’ultimo anno, ma è chiaro che il progetto di sostenibilità iniziato rischia di porre limiti importanti a livello competitivo, con la dirigenza costretta sempre a valutare cessioni importanti. Da capire, allora, cosa potrà cambiare da qui a maggio.
Tutte le informazioni utili per seguire la gara
Il nostro approfondimento sugli interisti ceduti in prestito
Si accende il duello
L'ipotesi per il trasferimento a gennaio