La Serie A scalda i motori. Per la ripresa dopo la sosta delle Nazionali, certo, ma anche (e soprattutto) per il futuro. Nella giornata di ieri, la Lega di A ha accettato l’offerta formulata da CVC-Advent-Fsi. Il consorzio di fondi di investimento ha messo sul piatto 1,7 miliardi, cifra che andrà a riempire le casse dei club, i quali cederanno il 10% dei ricavi.
Ora però vanno sistemati diversi aspetti: da quelli giuridici a quelli fiscali, passando per l’iter Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) e Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato) fino ad arrivare alla ripartizione tra club, scrive La Gazzetta dello Sport.
L’accordo, comunque, è di quelli importanti. Anche perché – come sottolineato da Paolo Dal Pino, presidente della Lega -, ha una durata di minimo sei anni, periodo in cui i fondi di private equity non potranno tirarsi indietro. Gli stessi fondi che avranno carta bianca nella scelta dell’amministratore delegato, nominato comunque con l’approvazione dei club.
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