Giampaolo: “Ero tifoso dell’Inter, per difenderla quanti litigi…”
L'allenatore della Sampdoria è stato intervistato in occasione della partita tra i blucerchiati e l'Inter, sua grande passione in età adolescenzialeIn attesa della partita di stasera tra Inter e Sampdoria, match che chiuderà questa giornata di campionato, il Secolo XIX ha voluto intervistare l’allenatore della formazione blucerchiata Marco Giampaolo, che nel corso dell’intervista ha raccontato un aneddoto particolare riguardante proprio gli avversari di questa sera: “Da ragazzino ero un tifoso dell’Inter, anche mio padre era un grande tifoso come me. Ricordo che quando abitavamo a Bellinzona lui appena poteva andava a San Siro a vedere i nerazzurri. Erano i tempi di Sarti, Burgnich e Facchetti. Invece io seguivo l’Inter di Beccalossi: era un grande, mi colpivano moltissimo le sue qualità tecniche e la sua fantasia. Mi ricordo anche che quando saltò l’approdo di Madjer (storico autore del “Tacco di Allah”) a Milano ci rimasi molto male, perché era uno dei giocatori che mi piacevano di più. Il mio sogno più grande era quello di vivere l’atmosfera di San Siro, ma purtroppo non ci sono mai andato. I miei amici tifavano tutti Juventus, ed erano numerosissimi. Per difendere i miei colori litigammo moltissime volte, io me la prendevo veramente…”
La passione ha poi lasciato spazio alla professionalità: “Il mio tifo si interruppe all’inizio della mia carriera da giocatore prima e quella da allenatore poi, grazie a questo lavoro ho imparato a vedere le partite ed il calcio in maniera differente. Il match di oggi non mi provoca alcuna emozione particolare, il tifo per loro rimane un ricordo dei tempi passati. Oggi per chi tifo? In questo momento tifo fortemente per la Sampdoria, ma nel corso della mia carriera ho sempre tifato per le squadre per cui ho lavorato”.
DA ICARDI A BERNARDESCHI: SARA’ COSI’ L’INTER DEL FUTURO?