Kosovo, sovranità e pallone
Lucerna: gli spalti della Swissporarena sono gremiti di tifosi albanesi e kosovari, il doppio dei sostenitori della nazionale di casa, per Svizzera ? Albania, partita di qualificazione alla Coppa del Mondo. Tre giocatori, lo stemma rossocrociato sul petto, restano in silenzio durante l’inno confederato. Uno di loro, Xherdan Shaqiri, porta delle scarpe personalizzate con tre bandiere: quella svizzera, quella albanese e quella del Kosovo. Sarà proprio Shaqiri a sbloccare il risultato al 23? in una partita vinta dagli elvetici per 2-0 e sapientemente raccontata sul New York Times da James Montague. Shaqiri e i suoi due compagni di squadra, Granit Xhaka e Valon Behrami, fanno parte dei trecentomila kosovari di etnia albanese (un sesto dell’attuale popolazione della nazione balcanica) che hanno trovato rifugio in Svizzera durante gli anni ?90. Per i tre, Svizzera ? Albania è una partita particolare, disputata all’indomani del raggiungimento della piena sovranità da parte della loro contestata e travagliata nazione. Una partita, soprattutto, giocata nell’attesa di una decisione cruciale da parte del Comitato Esecutivo della FIFA. Da tempo la Federata e Futbollit e Kosovës ? guidata da Fadil Vokrri, unico kosovaro ad aver mai indossato la maglia della nazionale jugoslava ? è impegnata in una battaglia per permettere alla nazionale del Kosovo e ai suoi club di….. CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO