Dopo aver spiegato le novità legate al rapporto arbitri-calciatori post Coronavirus, il designatore Nicola Rizzoli, intervistato dai microfoni di SportMediaset, ha spiegato altri possibili cambiamenti che potrebbero essere attuati sui campi di Serie A. Ecco le sue parole.
Confronto/protesta – “Si potrà dialogare tranquillamente avendo rispetto per il direttore di gara. Dovrà quindi essere un confronto tra due persone serene, non uno contro quattro. Il rispetto, in un certo senso, parte proprio dalla distanza”.
VAR – “Nella sala VAR ci saranno solo tre figure, invece delle consuete quattro. In questo modo aumenteranno le distanze interpersonali. All’interno della cabina di regia, distanziati da plexiglass e dotati di guanti e mascherine, ci saranno VAR, AVAR e operatore mentre lo spotter, che comunicava con la regia, rimarrà all’esterno”.
Designazioni – “La priorità è avere l’arbitro giusto per la partita giusta, anche se per forza di cose dovremo tenere in conto anche le possibilità di arrivo allo stadio”.
Interviste postpartita degli arbitri – “Il rischio è che le loro dichiarazioni vengano travisate. Se così fosse, non si favorirebbe l’apertura delle comunicazioni fra gli arbitri e la stampa”.
Inter-Juve di Orsato – “Non ho più niente da dire, se non che Orsato è un arbitro di grandissimo spessore”.
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