Rudiger: “Insigne il più ostico da affrontare, ma la Juve è il top. Spalletti? Solo una parola: wow!”
Il difensore tedesco potrebbe essere uno dei rinforzi per l'Inter la prossima stagioneAntonio Rudiger, difensore tedesco della Roma, si è raccontato ai microfoni de L’ultimo uomo, in un’intervista in cui ha rilasciato molte dichiarazioni su svariati temi tra futuro, passato e presente della sua vita e della sua carriera.
L’AVVERSARIO PIÙ DIFFICILE DA AFFRONTARE – “Dico Lorenzo Insigne del Napoli, un giocatore molto intelligente. Lui è consapevole della mia fisicità ed ogni volta che l’ho incontrato non si è mai allungato palla, sapendo che l’avrebbe persa. Giocava sempre di prima e poi andava via dalla mia zona di competenza. Non riuscivo a prenderlo mai. Lui ha un baricentro basso ed è più stabile di me anche se sono atletico e veloce. Se si sposta letteralmente, ‘i’m dead’. Sinceramente preferisco affrontare gente come Mario Mandzukic, che è alto come me”.
LA JUVENTUS, RIVALE INARRIVABILE – “Penso che ci siano numerose differenze tra noi e loro. In primis c’è la qualità dei giocatori, è evidente che a noi manchi ancora qualcosa per arrivare ai loro livelli. Poi loro hanno una mentalità vincente instaurata dentro le loro teste. Ma la differenza più grande è tra Torino e Roma: noi non vinciamo uno Scudetto da ormai 16 anni, quindi le pressioni sono molto più alte nei nostri confronti. Un segnale chiaro l’hanno mandato lo scorso anno. Noi le avevamo vinte tutte, mentre loro avevano perso circa 8 partite e nonostante questo rimontarono ed alla fine vinsero lo Scudetto senza alcun problema. Penso che se fosse successo a noi sarebbe stato un dramma, invece loro vivettero quella situazione con estrema calma. Io personalmente però non soffro la pressione, o meglio, faccio di modo che le pressioni non mi tocchino. Tutto sta nella mentalità dei giocatori: penso che alcuni sentano in modo eccessivo la pressione e non riescono a dare il 100%, io invece non me ne curo e quindi riesco a fare tutto con leggerezza”.
SPALLETTI ED IL CALCIO ITALIANO – “Quando sono arrivato dalla Germania ho subito capito che qui c’è più attenzione ai tatticismi rispetto alla Bundes, che è fatta più di corsa e forza fisica. Allora chiesi a Walter Sabatini di mettermi in posizione da centro-sinistra nei due centrali o da terzino così da avere più soluzioni con la palla tra i piedi. De Rossi è una persona molto acculturata, sa tutto della Serie A e per me è molto interessante sentirlo parlare. Da quando sono in Italia ho imparato a difendere molto meglio, e penso che i miei progressi siano ben visibili. Poi da quando è arrivato Luciano Spalletti posso solo dire una cosa…wow!”
FELIPE MELO VOTA SABATINI