Serie A, accesso a 1.000 persone a Parma e Reggio Emilia. Ma De Siervo tuona: “Ancora troppo caos”
Decisivo l'ok della Regione Emilia-Romagna alla parziale riaperturaLa notizia, da un lato, è che la Regione Emilia-Romagna ha concesso l’accesso agli stadi Tardini e Mapei di 1.000 persone in occasione, rispettivamente, di Parma–Napoli e Sassuolo–Cagliari, partite valide per la prima giornata di Serie A: ma la notizia – se permettete – è anche che, mentre il Governo si ostina a rinviare la questione della graduale riapertura degli stadi (prevista inizialmente per settembre), rimandandola al mese di ottobre, sempre sui tavoli del Governo è presente, da almeno due mesi, un dossier presentato dalla Lega Serie A sulla riapertura sicura degli stadi. Il quale – a detta, almeno, di Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega – non pare essere mai stato letto.
Il dirigente ne ha parlato oggi, in occasione di una presa di posizione ufficiale da parte della Lega Serie A sulla questione della riapertura degli impianti: “La situazione che stiamo vivendo, alla vigilia della partenza della nuova stagione, è surreale – ha infatti spiegato De Siervo – Abbiamo presentato a luglio un protocollo dettagliato di oltre 300 pagine per la riapertura parziale in massima sicurezza degli stadi, dettagliando per ciascun impianto le modalità attuative di ingresso, permanenza e deflusso dei tifosi. Al netto delle sacrosante deroghe concesse dalla Regione Emilia Romagna oggi, alla ripartenza del campionato, il caos regna ancora sovrano. La Lega Serie A chiede, per il rispetto che merita la nostra industria e i nostri tifosi, che al più presto si faccia chiarezza sulla riapertura dei nostri stadi, seppur parziale e condizionata al rispetto delle condizioni di sicurezza per il pubblico”.
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