Ultrà Zenit scandalosi, dopo il Ku Klux Klan arriva il manifesto: “No a neri e gay”
In un calcio che si sta rovinando anche a causa delle follie degli ultrà piu’ scatenati questa non ci voleva. In Russia infatti lo Zenit fan club di Landscroma ha redatto un manifesto che ha poco a che fare con la vera essenza di questo bellissimo sport, capace di unire piu’ che dividire. Una prova lampante di ignoranza e inoltre una pessima figura per squadra e città di San Pietroburgo: “Allo Zenit non vogliamo nè gay nè neri“, questo è quanto si legge. Il messaggio del Club Landscrona ha destato giustamente clamore nei quotidiani del mondo intero. Non è il primo episodio di razzismo proveniente dalla Russia e da San Pietroburgo: nel 2008 infatti i tifosi dello Zenit si erano presentati ad una partita di Coppa Uefa contro il multietnico Marsiglia vestiti con il cappuccio del Ku Klux Clan mentre a Makhachkala, dove ora gioca Samuel Eto’o, alcuni tifosi avevano lanciato bucce di banana al mulatto Roberto Carlos. Insomma, la Russia non è immune a questi episodi di razzismo provenienti dall’estrema destra e con il passare del tempo questa situazione sembra considerevolmente peggiorare, con ultrà che diventano sempre piu’ “capi supremi” e sempre meno semplici tifosi, come la bellezza del calcio vorrebbe. L’allenatore del club russo, Luciano Spalletti, ha ovviamente criticato le parole dei supporter di Landscrona, affermando attraverso un comunicato che lui e i “tifosi educati avranno la meglio sui tifosi violenti“, perchè “essere tolleranti significa anche lottare contro ogni forma di stupidità“.