Gabigol rinasce in Brasile: premiato nel top team del Paulistao. C’è anche Felipe Melo
Il brasiliano in prestito al Santos dall'Inter eletto tra i tre migliori attaccantiIn Brasile, Gabriel Barbosa è tornato Gabigol. Quel gioiellino che nel 2016 convinse l’Inter a portarlo a Milano presentandolo in grande stile e scomodando paragoni importanti, dopo i passaggi a vuoto in nerazzurro ed al Benfica si sta rilanciando ad alti livelli proprio lì dove tutto era iniziato. Tornato al Santos in prestito, infatti, Gabigol si è presentato con 4 gol consecutivi in 6 presenze nel campionato Paulistao, meritando l’elezione nel miglior undici del torneo.
Si è svolta ieri sera la cerimonia di premiazione organizzata dalla federazione Paulista che ha inserito l’attaccante classe ’96 di proprietà dell’Inter tra i tre migliori attaccanti della manifestazione. E a centrocampo ha trovato posto anche l’altro ex interista Felipe Melo, ora al Palmeiras che domina la selezione.
- Portiere: Jailson (Palmeiras)
- Terzino destro: Marcos Rocha (Palmeiras)
- Centrali: Antônio Carlos (Palmeiras) e Balbuena (Corinthians)
- Terzino Sinistro: Victor Luis (Palmeiras)
- Centrocampisti: Lucas Lima (Palmeiras), Rodriguinho (Corinthians), Felipe Melo (Palmeiras)
- Attaccanti: Dudu (Palmeiras), Gabigol (Santos) e Borja (Palmeiras)
Su Instagram, nella notte italiana, Gabigol ha festeggiato il premio con una dedica speciale su Instagram: “Grazie Signore per questo premio, da dividere con i miei compagni e tutti i tifosi del Santos”.
Gabigol ha poi manifestato ai microfoni di Esporte le proprie emozioni dopo la consegna del premio: “Sono molto felice per il premio, ho perso alcune partite all’inizio del Paulistão. Ho fatto un buon campionato, anche se non è stato sufficiente per portare il Santos in finale. E’ stato bello. Non giocavo da molto tempo, mi mancava il ritmo, ma giocavo partite e facevo gol. Un sacco di persone non lo sapevano, ma ho avuto molti infortuni. Dopo la partita contro il Saint Andrew mi sono slogato una caviglia, mi sono fatto male alla coscia e l’ho tenuto nascosto. Anche così ho giocato in altitudine, ma ho saltato qualche partita. Ho avuto il tempo di curare gli infortuni per tornare al 100%. Hanno detto che Jair, l’allenatore, mi stava risparmiando troppo, ma era perché ero infortunato e nessuno lo sapeva.”
Le differenze con il calcio europeo: “Qui è molto diverso dall’Europa. L’alimentazione, l’allenamento. Ci sono alcune questioni che potremmo prendere più sul serio, ma nell’insieme è molto buono (il campionato).” A proposito del campionato brasiliano, che inizia il prossimo fine settimana, Gabriel ha evidenziato la competitività del torneo: “È molto difficile, conosciamo la qualità dei club, dobbiamo dimostrare le nostre capacità in questa competizione”
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