5 Gennaio 2017

Icardi: “Con Suning scudetti e Champions, Gagliardini nuovo fratello”

Il Capitano dell'Inter emozionato dal progetto dei proprietari cinesi: "Tra dieci anni con scudetti e Champions"

CADIZ, SPAIN - JANUARY 03: Mauro Icardi of FC Internazionale with the trophy at the end of the friendly match at Estadio Municipal de La Linea de la Conception on January 3, 2017 in Cadiz, Spain. (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

Questa mattina La Gazzetta dello Sport apre in prima pagina con una lunga intervista al capitano nerazzurro Mauro Icardi. Ecco alcuni estratti delle dichiarazioni del centravanti argentino che esordisce parlando del progetto Suning“Se si percepisce la grandezza del progetto di Suning? Sì, chiaramente. Ed è emozionante sentirsi così coinvolto. L’obiettivo della proprietà è quella di tornare in Champions, il torneo che compete all’Inter e che ti offre la miglior visibilità mondiale. D’altronde è la storia nerazzurra che lo dice. Con Moratti è stato così, con il presidente Thohir c’era l’intenzione e adesso con la famiglia Zhang arriverà un ulteriore rilancio. Il progetto di riportare il club ai vertici si basa sulla grande passione e sulla grande voglia di Suning“.

NUOVI ACQUISTI – “Ogni acquisto è sempre ben accetto nella famiglia interista. La proprietà intende portare a Milano giocatori fantastici che aiuteranno tutti a scalare le posizioni della classifica e ad andare avanti in Europa”.

OBIETTIVI – “Però noi calciatori dobbiamo restare concentrati, pensare al campo, tenere il gruppo unito per portare la squadra al terzo posto quest’anno. Così aiuteremo Suning nell’ambizioso progetto di riportare l’Inter in cima all’Italia prima e all’Europa poi”.

GABIGOL – “E’ normale che la gente si attendesse di più da lui, si era creata un’immensa aspettativa quando è arrivato in estate. Però il calcio italiano non guarda tanto i giovani, chiede subito risposte. Invece lui ha bisogno di tempo per lavorare e lo sta facendo molto bene ogni giorno. La differenza con me? Ma per me è diverso. Io sono cresciuto calcisticamente in Italia, la mia carriera l’ho costruita qui. Per Gabriel invece è diverso, è tutto diverso. La differenza tra me e lui sta in questo”.

ACCOGLIENZA PER GAGLIARDINI – “Se lo conosco? Non di persona, l’ho visto giocare. Se dovesse arrivare, sarà il benvenuto, lo accoglieremo davvero volentieri. Sarebbe un altro fratello nerazzurro“.

SOGNI E SPERANZE – “Tra dieci anni con qualche scudetto e Champions sul comodino? Me lo auguro davvero di poter alzare tanti trofei con la maglia dell’Inter. Mi auguro anche di poterlo fare in meno di dieci anni. Quando ho deciso di venire all’Inter l’ho fatto perché sono interista e perché volevo vincere tanto con questa maglia. Quindi sì, mi vedo con qualche scudetto e almeno una Champions. Lo scudetto? Si lavora per questo, per accorciare la distanza dalla Juve che ha vinto gli ultimi 5 campionati. L’obiettivo della società e della squadra è quello”.

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