Inter-Sampdoria, Spalletti: “Icardi? Scelta dolorosa ma necessaria per l’Inter: domani non ci sarà. Su Lautaro e Keita…”
L’allenatore nerazzurro ha incontrato i giornalisti alla vigilia del match valido per la 24esima giornata di Serie AUna vittoria contro la Sampdoria per dare continuità alle trasferte vittoriose di Parma e Vienna: la squadra nerazzurra è chiamata a non farsi distrarre dal polverone alzatosi attorno a Mauro Icardi e a continuare la propria corsa in campionato per blindare il terzo posto in classifica. L’Inter di Luciano Spalletti ospiterà domani pomeriggio a San Siro la Sampdoria di Giampaolo nel match valido per la 24esima giornata di Serie A. Prima, però, il tradizionale appuntamento con la conferenza stampa di presentazione dell’incontro con Spalletti che ha risposto alle domande dei giornalisti presso il centro sportivo Suning di Appiano Gentile.
Come di consueto, il tecnico nerazzurro si è concesso prima ai microfoni di Inter Tv: “Dobbiamo parlare di campo, dobbiamo rendere conto ai nostri sportivi di quello che facciamo lì dentro. Il resto non deve andare a creare una visuale più parziale su quella che è la strada da percorrere. Aspetto mentale? Conta molto, il trascorso degli anni precedenti ci dice che quando ci sono troppe cose che disturbano, le reazioni sono sempre inferiori a quelle che possono essere. Noi abbiamo un solo obiettivo: sguardo fisso alla partita. Sampdoria? Cliente scomodissimo, Giampaolo è un grandissimo tecnico sotto il punto di vista del gioco. Keita? Purtroppo ci sono dei rallentamenti nel senso che si pensava si riuscisse a colmare la guarigione in tempo breve, dobbiamo aspettare qualche giorno ancora. Gli altri sono a disposizione. Formazione? Ci saranno alcuni elementi nuovi”.
Il confronto con Icardi: “Devo ripetermi purtroppo se tocchiamo questo tasto. E’ stata una scelta molto dolorosa e difficile da prendere, però per il ruolo che hai quando ti chiami in un determinato modo in un contesto, la cosa fondamentale è essere corretti e giusti. Per quello che riguarda l’Inter e il gruppo. Noi abbiamo sempre una finestra aperta verso i nostri sportivi, ma nello spogliatoio le cose ce le diciamo tutti in faccia. Per cui, si può dire che è stata presa una decisione non contro Icardi. Ma a favore dell’Inter. Di questo abbiamo parlato ieri anche se poi non posso dirvi tutti i dettagli. Ma è una cosa che si fa sempre con i giocatori. Dobbiamo rendere conto all’Inter e ai nostri tifosi delle nostre scelte. E’ la correttezza verso la squadra che va messo davanti a tutto, non è il singolo calciatore che determina ma un concetto di squadra, di insieme. Qui bisognerebbe mettere in risalto l’atteggiamento dei difensori. L’attaccante è vero che deve far gol e può agire anche individualmente, ma c’è poi una questione per cui se il difensore agisce individualmente è più in difficoltà. Tutti si ostinano a chiedere anche il supporto del compagno perché se fai le cose individualmente non vai lontano. E’ uguale per l’attaccante, bisogna ragionare di reparto. Un gol fatto da un attaccante non viene messo in rapporto all’attacco, è un vantaggio per chi l’ha fatto. Un po’ di tempo fa avevo detto che abbiamo un salvadanaio comune all’ingresso dello spogliatoio dove chi gioca bene o male ci butta dentro il risultato della partita individuale, perché poi si divide tutto tra tutti. Noi sapevamo cosa era successo, non potevamo fare più nulla. A noi ha creato difficoltà prendere questa decisione perché Icardi è forte e noi vogliamo usare tutte le potenzialità e le qualità dei calciatori forti che ha l’Inter”.
Icardi non convocato: “Come comunicato dalla società, ha un problema. Per il momento non è in grado di giocare perché ha questa infiammazione. Anche per Keita dobbiamo aspettare qualche giorno in più”.
Le possibili soluzioni: “Mi concentro sui risultati della squadra, Mauro non sarà con noi e ugualmente dobbiamo esibire la nostra professionalità. Nessuno risparmierà neanche un centimetro, siamo disposti a passare sopra tutto e tutti per il bene dell’Inter. Spero che chi questa mattina ha lanciato i sassi contro l’auto di Wanda Nara verrà preso. Faremo ovviamente denuncia. A me interessa chi è con il gruppo adesso”.
Sull’episodio di stamani con Wanda Nara: “Spero che chi abbia commesso questo episodio venga preso: bisogna sporgere denuncia, perché assolutamente non va bene”.
Il recupero di Icardi: “Forse non mi sono spiegato bene. Per tutte le cose che riguardano gli infortuni ci sono i bollettini medici. Mi sembra siate sulla strada giusta per raccontare la verità ed è un buon segnale verso chi ci guarda e ascolta, perché è la verità che fa la differenza professionalmente. Ci sono dei passaggi che può dire anche lei, li sapete meglio di me. Lui deve essere nel contesto di squadra, i regolamenti li fanno loro da soli perché si debbono portare rispetto e di conseguenza secondo me è abbastanza semplice da un punto di vista delle cose che sono venute fuori. Ma ora si parla della partita”.
Il ruolo e l’importanza di Lautaro: “Ne avevo già parlato anche rispondendo alle domande che mi indicavano di far giocare insieme Icardi e Martinez. Ho sempre detto che possono giocare assieme ma sono anche molto simili. Ora bisognerà vedere se Lautaro ha quella cattiveria agonistica che Mauro ha fatto vedere in precedenza, ma mi sembra che gli ingredienti ci siano. E’ sotto gli occhi di tutti che ha una personalità forte, lo racconta come ha messo il pallone sotto il braccio dopo aver conquistato il rigore, visto che con la Lazio l’ha sbagliato. Fuori dall’area è più disinvolto nel palleggiare con la palla, poi c’è da vedere se ha la stessa forza in area, che sono numeri ugualmente importanti, ma a me è capitato di allenare squadre in cui i tre davanti facevano 40 gol e si lottava per non retrocedere. Detto questo noi Icardi lo vorremmo usare perché tutta la forza che abbiamo a disposizione la vorremmo usare per farla convergere verso il bene della squadra, per raggiungere degli obiettivi che sono i gol fatti da uno o l’altro ma anche quelli subiti da un reparto”.
L’importanza di tutti i reparti: “Quando si dice che la squadra ha preso pochi gol non dite che Skriniar o Ranocchia, a cui faccio gli auguri perché è un bel professionista, non hanno preso gol. Si fa il discorso generale, uguale per gli attaccanti. Io non sono d’accordo sui bonus sui gol, so che si danno. Ma semmai si danno per i gol e l’ultimo passaggio, perché poi uno davanti alla porta tira invece di passarla quando deve”.
La Sampdoria: “Domani abbiamo contro un cliente molto scomodo, allenata benissimo e che è in lotta per l’Europa. Hanno un modo di stare in campo ben definito. Faccio i complimenti per come riescono a esprimersi nonostante ogni anno facciano più attenzione al mercato in uscita che non a quello in entrata, dovendo cedere dei giocatori come quando noi abbiamo chiesto Skriniar”.
L’incontro con Sabatini e il rapporto con… Marotta: “Sono in contatto continuo con lui, so benissimo come sta. Lui a volte confonde la notte col giorno per cui è meglio mandargli i messaggi. Come avevo detto di Marotta anche se secondo voi io sono contro di lui, ma con Marotta ho sempre avuto un bellissimo rapporto. Ma questo non è interessato sono state elencate altre situazioni. Non è un modo corretto di fare. Ci sono cose professionali che possono succedere ma io ho assoluto rispetto dei direttori che ho avuto e li sento anche ora”.
La partita contro il Rapid Vienna: “Contento della reazione? Sì perché abbiamo fatto una buona partita, non bellissima per le nostre potenzialità, ma quando c’è una tensione così forte nella testa dei calciatori non è facile per club di questo livello dove ancora non siamo così solidi da poter inserire il pilota automatico. Dobbiamo guidarla noi la macchina, diventa più complicato quando ci sono queste cose che ti accompagnano. Per questo la squadra con un’altra prestazione come quella a Parma, ordinata ed equilibrata, dà segnali di aver fatto passi avanti come forza mentale”.
Le possibili soluzioni in attacco: “Keita e Lautaro uniche opzioni con Icardi fuori? Ce ne possono essere anche altre. Politano con Iachini a Sassuolo ha giocato da punta assieme a Berardi, in spazi più ampi. Ma è uno che la palla sui piedi la sa gestire, ha caratteristiche differenti, ha bisogno di muoversi e venire a prenderla. Secondo me ce ne sono anche altri per fisicità Perisic potrebbe farlo anche lui con caratteristiche di attacco allo spazio in profondità. Noi però confidiamo sempre nella ragione che è quella di avere tutto quel che si ha a disposizione, per cui abbiamo la possibilità di gestire molte risorse e vorremmo averle tutte a disposizione e quelli che ha citato lei lo sanno fare l’attaccante. Keita è differente da Lautaro o da Icardi, è più di manovra. E’ simile a quello che molte squadre europee fanno giocare lì davanti, Sarri prendendo Higuain ha preso quel giocatore lì. Keita è centrato in quelle qualità. Lautaro bisogna stia attento a togliersi la maglia, ha preso due gialli così”.
La presenza di Icardi a San Siro: “Non mi aspetto niente, quel che dovevo dire l’ho detto a lui. Io ho dei capisaldi a cui dovermi attenere, tra cui quello di essere giusto dentro gli spogliatoi. Una volta puoi passare su una cosa, ci sono momenti in cui per il bene dell’Inter non devi passare sopra niente. E’ un po’ di tempo che sono qui e un po’ di cose ce le siamo dette. A fine di ogni riunione la domanda è sempre la stessa: qualcuno vuol dire qualcosa? Ognuno può dire quel che vuole sulla mia analisi della partita o del parlare di altri argomenti”.
La reazione dello spogliatoio: “Ranocchia è il vero capitano perché è quello che spesso parla, che i messaggi sui social li azzecca tutti. Qualcheduno ogni tanto la butta di fuori… Il leader è colui che sta dentro la squadra e tu non lo noti, poi nel momento di difficoltà esce fuori e dice che bisogna avere a che fare con lui se c’è un problema. Come Mauro, Handanovic, Ranocchia ce ne sono altri. Borja Valero è uno di questi perché sa come stare in un gruppo, dice sempre le cose corrette. Ne abbiamo diversi”.
La grinta del Toro: “E’ un mio calciatore, perché si butta nel fuoco. Hai visto come è andato dopo aver preso il colpo dal difensore a Vienna? Lautaro per modo di fare è un mio calciatore, per impeto e per come ti guarda. Mi piace”.
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