Inter-Rapid Vienna, Spalletti: “Noi tra i favoriti dell’Europa League. Ma dobbiamo stare attenti”
L’allenatore nerazzurro assieme a Candreva ha incontrato i giornalisti alla vigilia del ritorno dei sedicesimi di Europa LeagueDomani sera l’Inter di Luciano Spalletti è attesa all’ennesima prova di maturità contro il Rapid Vienna nel ritorno dei sedicesimi di Europa League in programma a San Siro: si parte dallo 0-1 dell’andata, ma guai ad avere cali di concentrazione che potrebbero in qualche modo compromettere il cammino europeo nerazzurro. Mentre continua a tenere banco il caso relativo al futuro di Mauro Icardi, Lautaro e compagni andranno a caccia della quarta vittoria consecutiva tra coppa e campionato. Prima, però, il tradizionale appuntamento con la conferenza stampa di presentazione dell’incontro con Spalletti che ha risposta insieme a Candreva alle domande dei giornalisti presso il centro sportivo Suning di Appiano Gentile.
CANDREVA
– Il percorso europeo: “Al di là delle situazioni personali è importante passare il turno per l’Inter perché ci teniamo a questa coppa, vogliamo arrivare il più lontano possibile in questa coppa perché ci teniamo e siamo l’Inter”.
– Le differenze tra Lautaro e Icardi: “Come diceva il mister Lautaro e Icardi sono attaccanti diversi perché Mauro è più d’area di rigore, un po’ velenoso, ha caratteristiche che magari per noi compagni che ci giochiamo da un po’ di anni vuole andare un po’ più sul primo palo. Per quanto riguarda Lautaro il gol te lo può inventare anche da qualsiasi palla e se la va a cercare in tutta l’area per poter far male agli avversari”.
– Il caso Icardi: “Come vive il gruppo la situazione Icardi? Di questa situazione si è parlato tantissimo, ne hanno parlato direttore, presidente e mister. Sappiamo che Muaro gli è dispiaciuto tantissimo quanto è dispiaciuto a tutti noi. Sappiamo che Mauro è più di un super ragazzo, ci tiene alla squadra, a noi e a questa gente. Lo aspettiamo a braccia aperte quando sarà pronto”.
– L’umore di Icardi e il rapporto con il gruppo: “Penso che su questa storia non vorrei essere ripetitivo o antipatico, ma noi dobbiamo andiamo ad affrontare una partita importante, soprattutto per chi gioca poco che vuole dimostrare di poterci stare. Per quanto riguarda Mauro quindi ho già detto che è sempre stato sorridente, ora sta recuperando da un infortunio. Sappiamo che lui ci tiene e noi ci teniamo a recuperarlo e lo aspettiamo a braccia aperte quando sarà al 100%”.
– Le cose da cambiare nell’avventura in nerazzurro: “L’unica cosa che cambierei di questa avventura all’Inter è che l’anno scorso ho fatto 0 gol, quindi tornerei indietro per fare qualche gol decisivo per i miei compagni e la mia squadra”.
SPALLETTI
– L’approccio alla gara: “Sicuramente non dovremo avere lo stesso atteggiamento del secondo tempo. Loro hanno dimostrato di avere qualità, nel primo tempo magari avevano qualche timore in più. Il risultato dice che non hanno da portare dentro la gara tattiche o ragionamenti, devono fare la partita e questo mette sicuramente noi nelle condizioni di stare attenti”.
– Lautaro e Icardi: “Ho detto che per me sono molto simili. Sono due punte centrali, ma come tutti i calciatori forti possono coesistere. A quel livello si mette a posto tutto da soli, non c’è bisogno di sistemare molto le cose. Uno è più bravo in area, l’altro è disinvolto anche a venire fuori. Non c’è bisogno di mettere tutti i puntini. Lautaro deve far vedere che a contatto con la porta ha la stessa eccezionale bravura dell’altro, ma venendo a fraseggiare con la squadra fa vedere di avere qualcosa in più. Quando fino a poco tempo fa non avevamo Icardi dicevamo che era un’assenza pesante per noi. Ora che non può giocare è lo stesso”.
– Il ritorno di Icardi in gruppo: “C’è un esame oggi, va fatto un programma di lavoro in base alla competenza del dottor Volpi. Dobbiamo aspettare che venga stilato”.
– La partita contro la Sampdoria e la crescita mentale: “Secondo me dipende dal fatto che i nostri calciatori vogliono fare qualcosa di diverso. Vogliono tentaare di fare qualcosa di differente che vada nel più, nel meglio. E’ grandioso per me lavorare con ragazzi che hanno questa mentalità. La squadra vuole correggere gli errori fatti precedentemente. Ha messo in campo particolari che hanno fatto differenza. Queste sono due vittorie importanti in campionato che hanno difeso il terzo posto. Se dovessimo passare il turno e accedere agli ottavi di finale, è un traguardo che deve mettere in evidenza quella che è la bontà del modo di lavorare e della qualità dei giocatori che hanno giocato di bene”.
– L’Europa League: “L’Inter è favorita come altre 5/6 squadre. Non c’è ne una più di un’altra, c’è un pacchetto di squadre che sono favorite. C’è il Chelsea ed altre grandi squadre. Ci siamo anche noi, come ha detto Candreva dobbiamo ambire al massimo”.
– Come cambia il gioco con Lautaro: “Non cambia molto. E’ chiaro che poi si vanno a prendere delle cose in più da acchiappare, come poi se ne perdono altre. Finalizzatori come Mauro, ne esistono di più. Come striker di manovra, qualche volta siamo andati a chiedergli di migliorare. Lautaro ne ha di più”.
– La nostaglia della Champions: “Mi girano un po di più di un po’. E’ chiaro che poi bisogna sempre prendere il risultato del campo. Se non abbiamo fatto tutto tutto per qualificarci agli ottavi, poco ci manca. I clienti che avevamo erano veramente scomodi. Poi per come si era messa la situazione, bisogna andarci a guardare in profondità perché forse quel centimetro in più lo potevamo fare per portare a casa la qualificazione. Abbiamo percorso chilometri, ci è mancato il centimetro finale. Va fatto tesoro che serve a quel percorso iniziato”.
– La stoccata ad Icardi: “Il discorso è mettere a fuoco che queste cose non si risolvono con i video o i like. Si risolvono con lo stare insieme, viso a viso, essendo anche al di sopra di quel che dovrebbe essere il rapporto, perché diventa tutto vero e reale perlomeno. Se ci si ricorda come si faceva una volta diventa più facile. Una volta si faceva in quella maniera, anche se il mondo è diventato più tecnologico. Il contatto diventa fondamentale. Si dicono le cose che ci sembrano giuste. E poi essere giusti è quel che viene recepito meglio dai giocatori, a me probabilmente non è riuscito nella totalità di esserlo ma ci ho sempre messo tutta l’attenzione possibile. Mandare dei messaggi più o meno che arrivino a tutti tento di farlo. Non è fare solo il porta a porta che dà la soluzione. Di fronte hai sempre la squadra, è meglio mandare un messaggio che arriva a tutti, senza spezzettare troppo. Per quello che si è visto la squadra sa ragionare e prendere notizie da quelle che sono le competenze e queste regole che si danno, per essere corrette nei loro confronti e lavorare per il bene della squadra e del club. Per il bene dei nostri tifosi, a cui dobbiamo tutti rendere conto. I tifosi sono quelli che determinano tutta questa attenzione, è il numero di tifosi che ci permette di essere dei campioni o dei professionisti di altissimo livello. Lo dobbiamo alla loro partecipazione emotiva, fisica, numerica allo stadio in tutte le partite. Si tenta di essere più realisti possibile e qualche volta di prendere posizioni scomode, che però hanno fondamento. Questo si diceva anche prima: ci sono opinioni sulle scelte che facciamo, ma gli addetti ai lavori si sono espressi, chi ha delle competenze dirette sulla materia e sa come si vive uno spogliatoio si è espresso. Di conseguenza si fa il discorso costruttivo, dove gli altri possono vedere un ragionamento solido. Poi c’è chi cerca di mettere delle cose proprie in questo scorrimento per creare casino. Le opinioni son giuste ma creare casino non è un’opinione”.
– Il recupero di Keita: “Non lo possiamo dire. Pensavamo di averla a disposizione già da domani, ma non è così. Dobbiamo aspettare un po’ di tempo. La sua assenza è importante come quella di Mauro”.
– Icardi quando titolare: “Secondo me è meglio che si rafforzi quello che stiamo facendo ora. Domani sera ho questi giocatori a disposizione. Se poi sulla cosa si ragiona dal punto di vista della logica, direi il 100%”.
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