3 Maggio 2019

Udinese-Inter, Spalletti: “Domani come uno scontro diretto. Le foto di Icardi? Da noi è vestito nella maniera corretta”

L'allenatore nerazzurro incontra i giornalisti ad Appiano Gentile

La giornata numero 35 di Serie A, presenta all’Inter una trasferta insidiosa ad Udine contro una squadra bisognosa di punti per tenere a distanza la zona retrocessione. I nerazzurri, invece, hanno bene in mente l’imperativo dei 3 punti per non rimettere in discussione il terzo posto che attualmente li vede a +3 rispetto all’Atalanta e + 4 sulla Roma. Lo sa bene Luciano Spalletti, che dopo i due pareggi tutto sommato positivi con Roma e Juventus, incrocia l’ex Udinese, la squadra che lo ha definitivamente consacrato come grande allenatore. Così, il tecnico toscano incontrerà questa mattina a partire dalle 12.00 i giornalisti nella sala stampa di Appiano Gentile, per preparare la gara e rispondere alle domande. Passioneinter.com seguirà Live la conferenza stampa di Spalletti.

INTER TV – “Secondo me è cambiata dal punto di vista del gioco, abbiamo un equilibrio maggiore. Questo è un valore importante per andarsi a posizionare stabilmente in un comportamento continuo di squadra. Non so se avere meno punti o essere avanti in classifica, possa essere figlio di qualcosa. Ma quest’anno la classifica è più corta e il campionato più equilibrato. Insidie? A quattro giornate dalla fine incontrare una squadra che lotta per la retrocessione ha lo stesso valore di uno scontro diretto. Le difficoltà diventano maggiori e la partita diventa complicata. Quella di Tudor è una squadra che ti viene ad attaccare, che lascia calciatori in fase offensiva per ripartire. Cerca sempre di vincere la partita, non gioca solo sulle preparazioni in fase difensiva, hanno nella testa un disegno di andare a far gol. La squadra è cresciuta dal punto di vista di gioco e diventa più facile arrivare in zona gol”.

PARTITA DECISIVA – “Possono essere tutte decisive, bisogna valutare i punti che faranno gli avversari, che sono molti. Quindi dobbiamo affrontarle nella maniera giusta. Giocare contro una squadra che lotta per la salvezza a quattro giornate dalla fine è come uno scontro diretto per il livello di difficoltà. Noi abbiamo una partita difficile per quella che è la classifica e l’importanza dell’obiettivo che ci giochiamo, vincere diventa fondamentale”.

FOTO HOT DI ICARDI – “Non so a cosa si riferisce di preciso, però quando viene qui è sempre vestito da Inter nella maniera corretta. A me interessa quello lì”.

ATTEGGIAMENTO – “Dipende sempre da quello che ci si mette nella testa durante la settimana, secondo me abbiamo giocato una buona partita anche con la Roma. Dipende se riusciamo a vederci le stesse cose anche in partite come contro l’Udinese, dipende da quello che metti nella testa durante la settimana. Diventa fondamentale dare la stessa importanza, a volta capita di fare delle differenze involontariamente. Probabilmente quei cali di tensione di cui abbiamo parlato in questi due anni, sono figli di quel modo di ragionare. Se ti alleni bene durante la settimana, arrivi di sicuro pronto la domenica, altrimenti non arrivi pronto”.

RENDIMENTO IN TRASFERTA – “Non ci sono differenze, ci possono essere delle letture sull’impostazione della squadra avversaria. Il nostro atteggiamento è sempre lo stesso, si tenta di creargli delle difficoltà e voler fare la partita dentro la metà campo avversaria. Bisogna andare a prendere la porta come atteggiamento. Noi andremo a giocarci la nostra partita e poi in base a quello che saremo riusciti a fare verrà fuori la partita un po’ più difensiva o offensiva, dipende dagli sviluppi che si manifestano.”

COME MIGLIORARE – “Essere d’accordo sul fatto che siamo dipendenti su un calciatore? Non mi trova tanto d’accordo. La sintesi va lì, si dà importanza a quelli che fanno gol. Ieri sera durante la partita tra Chelsea ed Eintracht mi veniva in mente che siamo l’unica squadra a non aver preso gol da loro in Europa League. Perché non mettete in evidenza la nostra difesa? Anche il Chelsea ieri sera ha subito una rete. C’è una differenza di mettere in evidenza un comportamento che ha uno stesso valore. Handanovic o Miranda o Ranocchia che ne hanno presi di meno degli altri non si vanno a portare sullo stesso livello di importanza, ma in una squadra avere il muro al limite dell’area spesso è forse la primissima qualità. Viene dopo quella di andare a far gol, che nasce proprio da questo equilibrio. Bisogna andare a portare sempre più pressione, a giocare nell’area avversaria dove possono succedere molte cose anche inaspettate. Un piccolo errore dentro l’area avversaria può essere un’occasione per far gol. Bisogna avere sempre più giocatori che ci arrivano. Abbiamo calciatori che sanno giocare dentro l’area di rigore, che ribaltano l’azione, perché hanno velocità nelle ripartenze a metà campo. Gli ingredienti ci son tutti, per il prossimo anno andremo a vedere facendo delle scelte autentiche, di quelle chiare dove si riconosce il percorso che c’è da fare e dove si vuole andare”.

BALLOTTAGGIO LAUTARO-ICARDI – “Si sono allenati bene, questa settimana si sono allenati quasi sempre bene tutti. Poi ci può essere l’esercitazione che piace di meno e quella che piace di più, ma qualche notizia su dove vogliamo andare bisogna mettercela o nasconderla durante l’esercitazione”.

ASTINENZA ICARDI – “Se lo turba? Possono essere successe cose che lo hanno limitato. Quello che ha veramente di pregio è questo equilibrio di persona quando ci si ha a che fare. L’ho conosciuto così e lo ritrovo allo stesso modo: un calciatore che ha uno spessore ripetuto per comportamento e modo di fare. Ha un livello di ripetitività nel suo comportamento che ti dà delle buone notizie per quanto riguarda poi la possibilità in futuro. Perché tu lo vedi nel migliore dei modi come modo di fare o di pensare dentro al campo, per riprendere e migliorare le sue performance ed i numeri importanti che lo accompagnano”.

LOTTA CHAMPIONS – “Se temo qualcuno in particolare? No, perché ci sono un intreccio di partite, fino alla Lazio sono tutte in gioco. Ci sono partite difficili, mi rimane impossibile vedere cosa può raggiungere l’Atalanta, il Torino, o il Milan stesso. Squadre come l’Atalanta che tutti gli anni si vanno a posizionare come sorprese mi sembra una ripetizione come sorpresa. Le due stagioni precedenti a quando sono arrivato ci è arrivata davanti. E’ una risorpresa, è arrivata davanti 4 anni fa e ce l’abbiamo lì vicino. Son bravi a fare mercato ed hanno delle capacità, un livello di pressione e di club che gli permette di gestire della aspettative in maniera differente. E le aspettative ficcate nella testa dei calciatori hanno un costo di smaltimento e allora poi si vede che c’è equilibrio e loro possono arrivare dentro quest’anno. Dentro c’è anche il Torino, la Roma l’ho allenata prima dell’Inter e lo so bene. Hanno ricomprato calciatori giovani e forti, hanno speso dei soldi e comprato calciatori importanti. Nei primi sei mesi la Juventus venne e si prese Pjanic che per livello d’importanza era come De Rossi in quel periodo lì, dove si arrivava anche secondi e non andava bene. Sono una squadra forte che possono arrivare davanti a noi visto che arrivavamo a 25 punti da loro. Sono tutte importanti e dobbiamo badarci in maniera attenta”.

RAPPORTO CON ICARDI – “Da un punto di vista mio non c’è nessun problema. Il mio futuro si chiama Inter-Udinese ora, non si chiama Icardi. Si chiamerà Inter-Chievo, poi il risultato di Napoli, l’allenamento prima come obiettivo di Inter-Empoli, l’allenamento dopo di Inter-Empoli sarà il mio futuro. Non ho nessun problema ad allenare e far giocare qualsiasi calciatore. Il futuro è l’Inter e il bene dell’Inter, fare gli allenamenti e venire la mattina presto a lavorare”.

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