Marotta: “Parma non decisiva per Spalletti. Fischi? Dimostrazione d’amore”. Poi il messaggio a Icardi e Nainggolan
Le parole dell'amministratore delegato nerazzurro il giorno dopo la bruciante sconfitta contro il BolognaUn inizio di 2019 da incubo per l’Inter: dopo la vittoria contro il Benevento nella gara valida per gli ottavi di finale della Coppa Italia, sono arrivati un pareggio e ben tre sconfitte consecutive, contro Torino, Lazio e Bologna. Risultati che hanno certificato il momento di appannamento vissuto dalla squadra nerazzurra. La sconfitta interna rimediata contro i rossoblu, che in campionato non vincevano dal 30 settembre scorso, ha inevitabilmente messo in discussione la solidità della posizione di Luciano Spalletti. A gettare acqua sul fuoco delle polemiche ci ha pensato l’amministratore delegato nerazzurro, Giuseppe Marotta, intervistato da Sky in occasione del Premio Brera.
Queste le sue parole:
SPALLETTI – «Quello con Spalletti è stato un normale confronto come avviene al termine di ogni partita, è una cosa abitudinaria confrontarsi con il proprio allenatore. Parma non è decisiva per lui, ci dispiace per il momento che stiamo attraversando, ma la posizione di Spalletti è molto solida».
CRISI – «Siamo in un momento interlocutorio della stagione ci sono ancora tanti punti e tanti obiettivi a disposizione. Siamo una società forte e abbiamo un pubblico che ci ha sempre sostenuto, ne verremo fuori. Mancano 16 partite serve tanta lucidità e tranquillità. L’anno scorso l’Inter aveva 4 punti in più in questo momento della stagione, noi dobbiamo ritrovare convinzione e continuità. Dobbiamo costruire una mentalità vincente».
FISCHI – «I fischi sono una dimostrazione d’amore, bisogna capire lo stato d’animo di chi sostiene dei costi e molte volte vogliono che la propria squadra vinca e convinca nello stesso tempo. È un momento difficile di malessere, c’è qualche problema e quindi possiamo migliorare».
COSA MIGLIORARE – «Deve migliorare il gioco e la mentalità, che è uno degli aspetti più critici di questo gruppo. Noi dobbiamo avere una mentalità vincente, che non vuol dire vincere lo scudetto ma arrivare quantomeno in Champions League. Spalletti ha la giusta esperienza per portarci fuori da questa situazione critica e difficile. L’involuzione nasce dai calciatori. C’è un aspetto legato alle proprio carriere e devono convincersi che bisogna arrivavate al risultato attraverso allenamento. Ogni calciatore deve avere voglia di migliorarsi per il bene della squadra, così possono essere raggiunti obiettivi apparentemente difficili.
ICARDI – «Credo sia un bravo ragazzo che si impegna sempre al massimo. Ha dei grandi margini di miglioramento e deve migliorare le sue prestazioni. Non mi sembra giusto metterlo sul banco degli imputati, tutti sono colpevoli di questa situazione. La questione rinnovo non ha influito sulle prestazioni di Icardi. Di aspetti contrattuali nella sua carriera ne avrà ancora tanti da discutere e non possono condizionarlo. È gestito da sua moglie quindi deve stare tranquillo e pensare a giocare e segnare, i suoi gol devono essere importanti per arrivare alla vittoria».
NAINGGOLAN – «Nainggolan ha avuto delle difficoltà di inserimento in più non ha fatto le prestazione che tutti ci aspettavamo. Può e deve dare di più ed il primo ad essere consapevole di questo è lui stesso. Con Spalletti parla molto e sta svolgendo un lavoro particolare, siamo certi che in futuro ci darà prestazione sempre più importanti al pari del livello del calciatore che è».
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