Rafinha si è preso l’Inter: è l’idolo di compagni e tifosi
Il brasiliano ha cambiato volto al gioco dei nerazzurriRafinha ha cambiato la faccia dell’Inter. Il gran lavoro dello staff tecnico, medico e dei preparatori interisti, sommato alla professionalità maniacale del ragazzo – che si era portato a Milano il personal trainer di fiducia – hanno accelerato il recupero della condizione. E dopo averlo dosato nelle prime uscite, Spalletti non ha più fatto a meno delle sue geometrie, chiudendo il casting trequartista che era durato mesi. Dalla prima da titolare, il 24 febbraio contro il Benevento, Rafinha è partito dalla panchina una sola volta (in casa del Torino) nelle ultime 12 uscite nerazzurre. La sua capacità di legare centrocampo e attacco, di cogliere i momenti in cui spingere o rallentare, la bravura nel muoversi nello stretto ma pure di far correre il pallone hanno dato una nuova dimensione all’Inter. Che – complice anche la regia di Brozovic – da allora ha sempre prodotto gioco, pur sprecando a volte occasioni gol e quindi punti.
GOL E LEADERSHIP – Ora che l’Inter è alla stretta finale, Rafinha può diventare ancora più decisivo. Intanto perché ha incominciato a inquadrare anche la porta, (ha segnato due gol consecutivi) ma soprattutto perché i trascorsi a Barcellona gli hanno insegnato a reggere la pressione. Aspetto che a Roma potrebbe risultare fondamentale. Il match contro il Sassuolo ha dimostrato che l’Inter quando è vietato sbagliare si fa bloccare dalla tensione, lotta comunque ma con poca lucidità. Rafinha invece non ha perso la bussola nemmeno sabato. Si chiama leadership e non la compri al mercato. Ecco perché Rafa sarà fondamentale all’Olimpico, ma anche per l’Inter del futuro.
(La Gazzetta Dello Sport)
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