5 Novembre 2015

Thohir: “Impossibile paragonarci alla Juve! L’Inter non è mai stata in B. Agnelli…”

“Non credo che sarebbe corretto paragonare quanto fatto dalla dirigenza bianconera con quanto fatto da noi all’Inter. Sono club diversi. Innanzitutto l’Inter non è mai stata in serie B, però non è nemmeno stata costante nei risultati e questa è una delle grandi sfide che dobbiamo vincere contro noi stessi”, inizia così Erick Thohir la […]

Non credo che sarebbe corretto paragonare quanto fatto dalla dirigenza bianconera con quanto fatto da noi all’Inter. Sono club diversi. Innanzitutto l’Inter non è mai stata in serie B, però non è nemmeno stata costante nei risultati e questa è una delle grandi sfide che dobbiamo vincere contro noi stessi”, inizia così Erick Thohir la sua intervista a Tutto Sport.

Quest’estate la società nerazzurra ha chiuso il primo affare con la Juventus dopo Calciopoli cedendo Hernanes. L’inizio di una nuova era nei rapporti tra i due club? “Ho sempre creduto che tra i presidenti e i club ci debbano essere delle relazioni amichevoli. Ma ogni decisione che prendo deve essere la migliore per l’Inter. La trattativa Vucinic-Guarin non credevo che fosse un buon affare per noi, questo è il motivo per il quale l’ho stoppata. Ma per Hernanes, ho dato l’ok perché andava bene. Abbiamo comprato nove giocatori in estate, Hernanes è un ottimo centrocampista e soddisfaceva i bisogni della Juventus, quindi abbiamo chiuso l’accordo, senza pregiudizi rispetto a quanto è successo in passato per altre trattative».

I rapporti con Andrea Agnelli? “Ho incontrato Andrea a Berlino, c’ero anche io nei giorni della finale di Champions, gli ho dato la mano e gli ho fatto le mie congratulazioni. Una squadra italiana che va in finale o che vince la Champions è un bene per la Serie A. Anche i tanti team che l’anno scorso hanno fatto bene in Europa League e che stanno facendo bene anche quest’anno sono un bene per la Serie A. Ovviamente, come accade fra Inter e Juventus, io voglio competere e vincere contro Agnelli. Ma in termini di relazioni e sviluppo del calcio italiano dobbiamo lavorare insieme. Ho incontrato e parlato anche con James Pallotta, ma non l’ho chiamato di certo dopo il match di sabato per dirgli: “Ehi, ho vinto io”; ma in circostanze diverse è ovvio che mi fermi per salutarlo e per parlare del nostro calcio”

Un giocatore che il presidente nerazzurro ruberebbe volentieri alla Juventus? Zidane (ride, ndr). O forse Emil Audero, il portiere di origine indonesiana della Primavera bianconera: ho letto di lui alcune cose già un paio di anni fa. Ovviamente, mi sarebbe piaciuto avere Nainggolan all’Inter, ma abbiamo optato per Kondogbia, perché scegliamo ciò che è meglio per la squadra, non quello che è meglio per me. Radja mi piace molto e il fatto che non l’abbia cercato non significa che non sia un grande giocatore, ma ci sono altri ragionamenti da fare”.