Vampeta: “Io, l’alcol, Ronaldo e i trans”
Bella intervista della meteora nerazzurra Vampeta che rivive i suoi mesi a Milano: dalle incomprensioni con Tardelli all'amicizia col FenomenoAi più giovani il nome Vampeta dirà poco o niente. A quelli sopra i 30 ricorderà una meteora parcheggiata 8 mesi ad Appiano, utile solo come contropartita per acquistare Dalmat dal PSG e Adriano dal Flamengo. A distanza di quasi 20 anni, La Gazzetta dello Sport, lo ha intervistato a Osacco, territorio paulista, dove occupa la posizione di presidente dell’Audax:
Perché ha avuto un’esperienza breve all’Inter?
“Dopo un allenamento Tardelli, l’allenatore all’epoca appena arrivato, mi disse che non mi conosceva proprio. Io gli risposi che neanche io lo conoscevo e me ne andai. Rimasi 7-8 mesi all’Inter. A chiedere il mio acquisto era stato Lippi, che se ne andò dopo il primo k.o., non Tardelli. Con lui ero demotivato. Avevo delle altre chance in Italia, come Fiorentina e Roma. Sarei potuto andare in Spagna ma finii al Psg. Poi tornai in Brasile per giocare di nuovo al Corinthians e vincere il Mondiale con la Seleção nel 2002. Entrai con la Turchia al debutto della nazionale in quella coppa. Allora ricordo tantissimi stranieri all’Inter: Zanetti, Zamorano, Recoba, Cordoba, Frey… Gli italiani invece erano pochi: Pirlo, Vieri, Di Biagio. Diventai amico di Robbie Keane, l’irlandese. Io non parlavo né l’inglese, né l’italiano. Ci capivamo a gesti, scambiando qualche parola”.
“Era infortunato, perse tutta la stagione. Rimase molto tempo in Brasile per recuperare. Però avevamo giocato insieme al PSV nel ’94-95. Una volta andai a casa sua, in un condominio dove abitavano pure Dida, Roque Junior e altri. Ero già sbronzo quando andai a pigliare una bottiglia di vino dalla sua cantina. E me la scolai. Ma era il vino regalatogli da papa Giovanni Paolo II in una visita in Vaticano… Ronaldo si incazzò, voleva che gliela pagassi. Ma il vino sapeva d’aceto…”.
“Sì, Ronaldo mi invitò a cena in un ristorante. Era con 5 donne. Quando li incontrai avevo già bevuto 3-4 caipirinhas e gli chiesi: “Chi sono le donne e chi sono i trans? Io voglio stare solo accanto alle donne”. Le ragazze se la risero di gusto. Ronie un po’ meno, ma scherzavo…”.
“Sì, ma non sono mai stato gay. Però ho una sorella lesbica e ovviamente la rispetto come tutti gli omosessuali”.