Verso Torino-Inter, duello tra bomber e capitani: Icardi e Belotti promettono spettacolo
Fischio d'inizio domenica alle 20:30 per la sfida tra Inter e Torino, due deluse della prima giornata
Luci a San Siro. Finalmente la scala del calcio torna ad aprire il sipario per i nerazzurri. L’Inter giocherà la prima partita stagionale al Meazza contro il Torino. Domenica sera sono attesi più di 60.000 cuori interisti per sostenere a più non posso gli uomini di Spalletti. I tifosi si gusteranno il duello tra numeri 9: Icardi e Belotti, capitano contro capitano.
Italia e Argentina, Calcinate e Rosario, ma sempre il 1993. Due mondi diversi e un’unica vocazione: spingere il pallone in fondo alla rete. Il gallo è reduce da una stagione che definirla travagliata sarebbe un eufemismo. Due infortuni alle ginocchia l’hanno tenuto lontano dai campi per diverse partite, condizionando forma fisica e rendimento per tutta l’annata. Lasciatosi i fastidi alle spalle, l’alba del nuovo anno calcistico si prospetta radiosa per l’italiano che potrà nuovamente esprimersi al meglio. Icardi ha chiuso il passato campionato al primo posto della classifica marcatori con 29 reti. Confermatosi fondamentale per la formazione nerazzurra, ha condotto la ciurma verso l’isola dei sogni: la Champions League.
Gli scontri fra i due attaccanti vedono in vantaggio l’argentino, con tre vittorie, due pareggi e altrettante sconfitte. Il prossimo match farà da spartiacque. Entrambi, infatti, hanno realizzato 5 reti ed un assist quando si sono ritrovati a scegliere palla o campo. Diametralmente opposto il rendimento in nazionale. La casacca azzurra, pur non regalando grandi soddisfazioni, calza a pennello a Belotti. Per lui 18 presenze e 5 gol. Tutt’altra sinfonia per Icardi, che con l’albiceleste ha giocato 4 volte senza mai iscrivere il suo nome sul tabellino marcatori.
È evidente, stiamo trattando materiale pregiato. I due bomber di razza sono come dei cani da tartufo, solo che al posto della prelibatezza culinaria, trovano gol. È più importante la squadra, direbbero ai microfoni di una qualsiasi giornalista, ma i dati non mentono. Quando la sfida è lanciata, i duellanti non si possono ignorare. Entrambi vogliono arrivare davanti e l’arma per prevalere è solo una: gonfiare la rete.
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