5 Novembre 2017

Le PAGELLE di INTER-TORINO 1-1: Candreva sugli scudi, Icardi impreciso

Le pagelle di Inter-Torino, con voti e giudizi

LE PAGELLE

Ecco i voti e le pagelle di Inter-Torino a cura della redazione di passioneinter.com

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Voto alla partita 7 – Al di là del risultato finale, il match di San Siro ha regalato una tensione emotiva che non è affatto scontato riuscire a vivere durante un evento sportivo. I nerazzurri sono stati protagonisti di una partita importante, di personalità, aggressiva ma al tempo stesso ragionata; il Torino però non è stato a guardare e, nonostante un tasso tecnico inferiore rispetto ai padroni di casa, ha provato a rispondere colpo su colpo. Merito dei due tecnici, capaci di plasmare le squadre a loro immagine e somiglianza.

Voto alla squadra 6,5 – Il pareggio non premia una prestazione molto molto positiva, ed è per questo che il voto che abbiamo deciso di assegnare è sì positivo ma non come sarebbe stato con una vittoria. I pregi di questa Inter, al netto della qualità dei singoli, sono il dinamismo e la personalità: in un calcio sempre più veloce, dove vince chi corre di più e occupa meglio gli spazi, questa squadra dimostra sempre più spesso di poter dire la sua. Peccato per le tante occasioni non finalizzate, ma la strada è assolutamente quella giusta.

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HANDANOVIĆ 6 – Nel primo tempo stravince la sua gara personale con Daniele Baselli: il centrocampista del Torino prova a sorprenderlo con un sinistro dal limite a metà della prima frazione di gara, ma lo sloveno, pur non essendo stilisticamente perfetto, è efficace quanto basta. Allo scadere, invece, ci mette la punta delle dita per deviare impercettibilmente un colpo di testa velenosissimo del numero 8 granata. Non può nulla sul gol di Iago.

D’AMBROSIO 6,5 – Ansaldi e Ljajic non sono clienti semplici, ma l’ex Toro non fa mai mancare il suo fondamentale apporto in fase difensiva. Nella stagione finora migliore della sua carriera, D’Ambrosio si mette in luce anche nelle proiezioni offensive, aiutando Candreva, quasi sempre raddoppiato da Obi.

ŠKRINIAR 6,5 – Belotti non sembra essere il bomber vorace dello scorso campionato, ma rimane pur sempre l’attaccante di punta del calcio italiano. Quest’oggi, però, il ‘Gallo’ è stato limitato benissimo da Skriniar, con tanto di giocate in anticipo e sportellate varie. Uno dei motivi che ci spingono ad assegnare un voto alto al centrale ex Samp sta nella sua capacità di impostare in maniera mai banale: filtranti precisi e puntuali a trovare gli esterni e Borja Valero e a saltare la linea di centrocampo avversaria. Sfiora anche il gol nella prima frazione, ma Sirigu è bravissimo a respingere il suo colpo di testa.

MIRANDA 6 – Come il resto dei compagni di reparto, prova sufficiente anche per il brasiliano. I raddoppi su Belotti, già ben controllato da Skriniar, sono sempre efficaci, così come le uscite e la tendenza a impostare sempre in maniera ragionata e non casuale.

NAGATOMO 6 – Alzi la mano chi, dopo una annata negativissima, si sarebbe aspettato un inizio di stagione così per il giapponese. Vogliamo sottolineare che un terzino mancino potrebbe essere sicuramente più utile alla causa in fase offensiva, considerando la stessa tendenza a rientrare verso il centro di chi gli gioca davanti, ovvero Perisic. Anche difensivamente l’ex terzino del Cesena gestisce bene le situazioni che gli si presentano, ma nella ripresa la catena di destra del Torino gioca più alta e Iago Falque, che nel primo tempo non aveva affatto brillato, riesce a mettersi in proprio e a tagliare il campo più facilmente: nasce così il vantaggio granata (BROZOVIC dal 76′ s.v.).

GAGLIARDINI 6 – Partita non semplice per i mediani nerazzurri: Mihajlovic l’ha preparata impostando duelli personali a in mezzo al campo, così sia Gagliardini che Vecino si ritrovano a essere marcati a uomo da Obi e Baselli. L’ex Atalanta, però, si destreggia bene e fa tanta legna, soprattutto in considerazione del fatto che il compagno di reparto tende ad avanzare più spesso il suo raggio d’azione. Si fa vedere al tiro due volte, ma non trova mai la porta.

EDER (dal 68′) 6,5 – Il suo merito è di mischiare le carte e creare scompiglio in una fase difficile del match: sta di fatto che la difesa del Torino, dopo il suo ingresso, vacilla più volte fino alla bella imbeccata di Icardi, che lo mette in condizione di siglare il pareggio.

VECINO 6 – Come già anticipato, l’ex viola si ritrova a fare l’elastico tra la mediana e la trequarti. Con Borja Valero quasi inibito da Rincon, tocca a lui alzare la linea del pressing e il baricentro dei suoi: ottime le percussioni in area di rigore, ma a inizio ripresa è fenomenale Sirigu a negargli la gioia del gol. Nel finale colpisce una traversa che ancora trema.

CANDREVA 7 – L’inizio di stagione era stato davvero poco incoraggiante, ma da circa un mese l’esterno nerazzurro è tornato a degli standard molto alti. Nel primo tempo mette in condizione Icardi di concludere per tre volte, ma l’argentino non si fa mai trovare pronto; nella ripresa delizia i 70mila di San Siro con altri palloni liftati e precisi, ma che non sortiscono l’effetto desiderato, a causa della scarsa vena realizzativa dei compagni.

BORJA VALERO 5,5 – Il ‘Professore’ oggi è ingabbiato dalla cerniera di centrocampo granata, in particolar modo da un Rincon in versione mastino. Ad ogni modo, il centrocampista nerazzurro riesce a dispensare la sua sapienza calcistica, ma non favorisce mai il cambio di passo della squadra. Come sempre accade quando gli allenatori avversari impostano la gara sull’uno contro uno, lo spagnolo soffre. Con i cambi, Spalletti lo sposta venti metri più dietro e la sua partita cambia parzialmente, ritornando verso una stentata sufficienza.

PERIŠIĆ 5,5 – In forse alla vigilia, il croato mostra una condizione fisica non proprio esplosiva e, di fatto, manca anche della lucidità giusta nelle scelte che potrebbero rivelarsi decisive. Quest’oggi il numero 44 è mancato anche nelle conclusioni e nell’appoggio a Icardi, con cui, quando l’azione si sviluppa sulla destra, condivide il centro dell’area. Quando però Spalletti ridisegna la squadra e gli suggerisce di fare il tornante su tutta la sinistra, il croato sale in cattedra e indirizza a Icardi il cross decisivo per il gol del pareggio di Eder.

ICARDI 5,5 – Stesso voto di Perisic ma per motivi diversi: se il croato è stato poco presente e ha toccato meno palloni del solito, l’ariete nerazzurro ha fallito tutte le occasioni che gli sono capitate. Nel primo tempo manca l’impatto con la palla su tutti i cross di Candreva e, quando finalmente riesce a concludere, si fa murare da De Silvestri; nella ripresa è Obi a immolarsi su una sua conclusione a colpo sicuro. La sensazione è che senza i gol del numero 9, terminale offensivo unico del gioco proposto da Spalletti, l’Inter abbia davvero difficoltà a segnare.

SPALLETTI 6,5 – Il mister di Certaldo mette in campo gli stessi undici dell’ultima gara e, obiettivamente, la sua Inter gioca una gara importante anche oggi. La preparazione tattica di Mihajlovic, però, gli impone di ridisegnare la sua squadra dopo il vantaggio di Iago: il cambio di Eder si rivela ad esempio decisivo. L’Inter, al di là dei risultati, c’è e non è mai entrata in campo con l’atteggiamento sbagliato: il merito è soprattutto del tecnico.

TORINO (4-3-3): Sirigu 7; De Silvestri 6,5, N’Koulou 7, Burdisso 6,5, Ansaldi 6,5; Obi 6,5, Rincon 7, Baselli 6; Iago Falque 6, Belotti 6, Ljajic 6,5. All. Mihajlovic 7.

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