Accadde Oggi – 29 agosto 2009: Milan demolito ed esordio di Sneijder, che serata per l’Inter di Mourinho!
La leggendaria Inter di José Mourinho continua a prendere forma: a San Siro i cugini si arrendono ai nerazzurri“La nascita di una leggenda“: se dovessimo trovare un nome alla serata del 29 agosto del 2009 potremmo tranquillamente opzionare questo. Sono passati ben undici anni da quel giorno eppure, nella testa dei tifosi nerazzurri, sembra fosse ieri. Una notte da ricordare a se stessi e da ricordare a chi non c’era, senza ombra di dubbio.
I giorni precedenti alla partita Inter-Milan sono i classici giorni di fine agosto: il mercato ancora impazza, le squadre cercano di chiudere le ultime trattative in corso. Tra queste c’è anche il club di Massimo Moratti che chiude per Wesley Sneijder dal Real Madrid per 15 milioni di euro. Un colpaccio. Il primo assaggio delle qualità dell’olandese le si hanno dopo appena 5 minuti: nel suo esordio – che coincide con il Derby meneghino – infatti si presenta con una traversa che ancora trema. E’ un’introduzione fedele a quella che sarà da lì in poi la partita.
Al 28esimo Thiago Motta, un altro nuovo arrivato, sigla lo 0-1 al termine di una bellissima azione corale: San Siro esplode di gioia. Il dominio continua senza sosta e al 35esimo Eto’o viene atterrato in area di rigore da Gattuso. Milito trasforma dal dischetto: è 0-2. L’Inter però non è sazia e capitalizza al massimo quasi ogni occasione come quando al 45esimo, ad una manciata di secondi dalla fine del primo tempo, Maicon scambia in maniera perfetta con Milito e trafigge Storari per la terza volta nella prima frazione di gioco. E’ già notte fonda al Meazza per i cugini rossoneri. Nei secondi 45 minuti di gioco la formazione di Mourinho tira i remi in barca ed amministra il gioco, cercando più spesso la giocata ad effetto e badando solo al non riaprire una partita che – numeri alla mano – in realtà ha visto in campo solamente una squadra. L’ultimo squillo prima del fischio finale di Rizzoli è quello di Deki Stankovic: il Drago serbo estrae dal cilindro un tiro preciso e potente che si infila sotto al sette. Un calcio imparabile che ribadisce la netta supremazia degli interisti in una gara senza storia fin dal primo minuto. Al triplice fischio è festa per l’Inter. Ed è la nascita di una leggenda.
>>Iscriviti al canale Youtube! Parla con noi ogni giorno in Diretta alle 19<<<