Ausilio pre Genoa-Inter: “Gabigol fuori, ma gioca un titolare dell’Italia.” Su Nainggolan…
Il ds nerazzurro si sofferma sull'esclusione del brasiliano, su alcuni obiettivi di mercato e sul rinnovo da poco firmato con la società nerazzurraIn occasione delle consuete interviste prepartita, Piero Ausilio ha parlato con i giornalisti di Premium Sport prima di Genoa-Inter, soffermandosi sull’esclusione di Gabigol, che si pensava potesse giocare titolare, su Nainggolan, Pioli enon solo. Ecco, di seguito, le parole del ds nerazzurro.
GABIGOL ANCORA IN PANCHINA – Il mister ha tutto il diritto di fare delle scelte. C’è qualcuno che si diverte a vedere gli allenamenti dell’Inter e dà delle indicazioni che poi non sono vere. Ha provato Gabigol, ma anche João Mário, e oggi gioca Éder, che è un titolare dell’Italia, non proprio l’ultimo arrivato.
NAINGGOLAN – Non penso esista nessuno a cui non piaccia questo ragazzo. Pioli ha espresso stima, rispondendo in maniera gentile per un ragazzo che ha allenato ai tempi di Piacenza. E’ un giocatore della Roma e la questione è loro.
PIOLI IN DISCUSSIONE – Fino ad un mese fa nessuno avrebbe messo in discussione il lavoro di Pioli, del suo staff e di tutta l’Inter. Dobbiamo pensare a vincere e a fine maggio tireremo le somme, inutile star qui a parlar di altro. Il lavoro di questo allenatore è davanti agli occhi di tutti e noi saremo attenti a valutare tutto, non solo gli ultimi risultati.
RINNOVO E NUOVI INNESTI IN DIRIGENZA – Mi sembrava corretto ed onesto da parte mia aspettare l’ufficialità del rinnovo, da quel momento ho messo in preventivo la possibilità di allargare l’area tecnica. Al di là dei nomi, credo che si possa fare bene solo se si rema tutti nella stessa direzione. Più che sui nomi, appunto, ho dato delle idee riguardo alle competenze. Qualcuno pensa che io abbia il potere di far entrare e uscire persone, ma ho solo consigliato sulle competenze,
AUSILIO CERCATO DAL MILAN – Se anche avessero pensato a me, e vi dico che non è successo, avrei risposto di no. Non mi sembra il caso, dopo 20 anni all’Inter. Questo è il mio pensiero.
SAMIR – Non gioca da un mese, ma mi ha sorpreso. Lo stavamo seguendo, come altri, ma non c’è modo di continuare a seguirlo perché ha avuto questo infortunio. Lo abbiamo monitorato e abbiamo avuto anche buone relazioni. Abbiamo il dovere di monitorare tutto, gli agenti sono molto bravi a fare telefonate e a passare indicazioni, magari anche errate, ai media.