Fatih Terim, tecnico del Galatasaray, si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per parlare del passaggio del connazionale Calhanoglu dal Milan all’Inter.
Ecco le sue parole: “Prima di tutto, sono molto felice! Io adoro Hakan e di lui mi fido. Lo seguo dai tempi del Karlsruhe e, quando ha giocato per la prima volta con la Turchia nel 2013, a 19 anni, in panchina c’ero io… È stato importante anche per me, era il mio debutto-bis in nazionale: lo guardo ancora con grande orgoglio ed è un esempio per i bambini turchi. La cosa bella di questo trasferimento è che Hakan ha potuto scegliere il suo destino: ha voluto l’Inter per restare al top. E non sono sorpreso che sia passato da una squadra all’altra di Milano: dopo quattro anni ci sta. Ormai conosce il Paese e il campionato: sa come poter competere al massimo”.
Su Eriksen: “Davanti alla tv, in ansia come tutto il mondo. Oggi si gioca in maniera intensa, tutto l’anno, e ci si dimentica che i calciatori siano esseri umani. C’è qualcosa di molto più importante del calcio ed è la salute. Nel 2019-20 col Galatasaray venivamo da otto vittorie di fila, ma io sono stato il primo in Turchia a dire che il calcio doveva fermarsi. Forse abbiamo perso un titolo, ma niente conta più della vita umana. Questa verità è diventata ancora più evidente anche nello sfortunato incidente di Eriksen: sono molto contento per la sua guarigione e spero che ricominci a giocare a calcio il prima possibile”.
Le differenze tra i due: “In qualcosa si assomigliano… Dopo gli inizi della loro carriera, si sono trasformati in giocatori più completi, si sono adeguati a nuovi stili di gioco. Durante i suoi anni all’Ajax, Eriksen era un classico numero 10, ma col tempo ha dimostrato di poter giocare quasi sulla linea degli attaccanti o da mezzala per poter stare dentro al gioco più a lungo. Anche Hakan, come Christian, ha attraversato un’importante trasformazione in Italia ed è migliorato tantissimo tatticamente. L’Inter ha fatto la scelta migliore per il dopo Eriksen: questo è un buon matrimonio per entrambe le parti”.
Il derby: “Immagino che i tifosi del Milan siano sconvolti, ma vedremo sempre più trasferimenti così in futuro… E anche i tifosi dell’Inter lo adoreranno perché sa fare tantissime cose, è davvero un giocatore completo, totale”.
Flop all’Europeo: “Il calcio non è uno sport individuale. Non è corretto attribuire la delusione della Turchia alle sue prestazioni. E poi il fatto che non abbia reso al solito livello non toglie niente al suo valore. Come i suoi compagni, che hanno un grande potenziale, anche lui darà molto alla Nazionale. All’Inter potrà anche sfruttare l’eredità importante di Antonio Conte per lottare contro Juve e Milan. E poi l’arrivo di Mourinho a Roma, Sarri alla Lazio, Napoli e Atalanta… Credo che la Serie A possa presto tornare a essere il miglior campionato del mondo”.
La vittoria dell’Italia: “È stata una vittoria meritatissima, voglio congratularmi con l’amico Mancini. Ha creato una vera, grande squadra che gioca insieme, fedele al proprio sistema. Mi spiace per Spinazzola, apprezzo Chiesa, Chiellini e Bonucci, ma posso dire di essere un grandissimo tifoso di Nicolò Barella, che ora giocherà assieme ad Hakan. All’Inter era forte, ma all’Europeo è passato a un livello superiore”.
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