Candreva, che fine hai fatto? Pioli torna alla difesa a quattro per recuperarlo
L'ala nerazzurra ha sofferto tanto dopo il passaggio dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1In casa Inter Pioli è chiamato a risolvere un problema: il passaggio alla difesa a 3 ha dato solidità dietro, ma anche costretto Candreva e Perisic a perdere in termini offensivi. La svolta tattica è arrivata nel match del 5 febbraio in casa della Juventus e da quando il tecnico nerazzurro ha virato sulla linea a 3, che può diventare a quattro con lo scivolamento di un esterno, soprattutto l’ex laziale si è dovuto adattare in un ruolo che ne penalizza la capacità di crossare e inserirsi in area. Ed è proprio da quella sera che Candreva ha iniziato a stentare.
Ripiegamenti, raddoppi, diagonali e marcature preventive. Tutti concetti difensivi che hanno penalizzato le sue qualità di crossatore, uomo assist e incursore che fanno dell’azzurro uno dei centrocampisti più gettonati della Serie A. Ed è così che Candreva nei due big match ha faticato. Lo stesso destino domenica è toccato a Perisic, costretto per oltre un’ora a fare quasi il terzino e quindi meno lucido nella metà campo avversaria.
Un problema che nasce anche dall’assenza in rosa di terzini mancini e di sicura affidabilità. L’unico a dare precise garanzie a Pioli al momento è D’Ambrosio, fondamentale anche perché può giocare nei tre dietro. Nagatomo e Santon sono scomparsi dalle rotazioni, mentre Ansaldi si è dovuto adattare a sinistra, ma non ha il passo per tenere certe ali frizzanti. Pioli valuterà se e quando tornare al 4231, ma col recupero di Miranda già a Cagliari, Perisic potrà tornare a puntare la porta giusta.
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