16 Gennaio 2020

CHE FINE HA FATTO – Giovanni Pasquale, dall’esordio in Champions al doppio ruolo

71° appuntamento con la rubrica settimanale di Passioneinter.com

“Che fine ha fatto” è la rubrica settimanale di Passioneinter.com che tratterà i vari giocatori transitati in nerazzurro che sono poi finiti nel dimenticatoio, raccontando come è proseguita la loro carriera una volta andati via dall’Inter.

Oggi è il turno di Giovanni Pasquale, il terzino cresciuto nelle giovanili dell’Inter che ha debuttato in prima squadra nel 2002.

Pasquale fa il suo esordio ufficiale con la prima squadra dell’Inter in Champions League il 25 settembre 2002 a San Siro nella gara vinta 1-0 contro l’Ajax, dove resta in campo per 90 minuti. Due settimane dopo arriva l’esordio anche in Serie A nella gara contro il Piacenza, in cui gioca gli ultimi 23 minuti di partita. Nella sua prima stagione in prima squadra con Cuper alla guida della squadra viene utilizzato come dodicesimo uomo, subentrando il più delle volte dalla panchina ma totalizzando comunque 29 presenze in stagione, un bottino niente male per un giovane. Nelle due stagioni successive però le cose non cambiano, e nonostante l’alternarsi in panchina di Zaccheroni e Mancini con nessun allenatore riesce a prendersi il posto da titolare a causa dei tanti difensori presenti in rosa nerazzurra, e nel gennaio del 2005 viene ceduto in prestito al Siena. Lascia l’Inter dopo 57 presenze e una Coppa Italia conquistata la stagione precedente.

I PRESTITI E L’ADDIO ALL’INTER – L’esperienza in Toscana però dura solo 6 mesi: Pasquale non riesce a imporsi neanche con la nuova maglia, sfornando prestazioni spesso al di sotto della sufficienza, tornando così all’Inter a fine stagione. In nerazzurro però non c’è più spazio per lui, e viene girato nuovamente in prestito, questa volta al Parma. Con la maglia del club emiliano diviene subito titolare, e gioca una prima parte di stagione ad ottimi livelli, ma la fortuna non gira per il terzino di Venaria, e a dicembre è costretto ad uno stop forzato a causa di un infortunio che lo tiene lontano dai campi di gioco fino a metà febbraio. Torna in campo il 19 febbraio contro il Treviso, ma dopo l’infortunio non riesce a trovare la miglior condizione fisica, e fino al termine del campionato sono solo due le partite che Pasquale gioca da titolare.

LIVORNO – Nell’estate del 2006, quella dello scandalo Calciopoli, lascia definitivamente l’Inter per accettare la corte del Livorno. Con la maglia del nuovo club trova subito nuova linfa e diviene titolare indiscusso della fascia sinistra, realizzando anche 3 assist in campionato alla prima stagione di cui uno al Parma, sua ex squadra. L’anno successivo con il club toscano in occasione della gara contro la Roma disputata il 19 aprile 2008 taglia il traguardo delle 100 presenze in Serie A. Al termine della stagione attira su di sé l’interesse dell’Udinese, che in estate lo porta in Friuli acquistandolo per una cifra vicina ai 4 milioni di euro.

UDINESE – Il periodo vissuto all’Udinese è stato senza dubbio quello più positivo per l’ex terzino dell’Inter. Titolare sin dalla prima di campionato contro il Palermo, con Guidolin sulla panchina dei bianconeri diventa un vero e proprio jolly, giocando all’evenienza anche come mediano per sopperire a eventuali assenze. Con la maglia dell’Udinese arriva anche la gioia del primo gol in Serie A, realizzato l’1 marzo 2009 contro il Lecce. Nella sua prima stagione saranno tre i gol realizzati da Pasquale, che giocherà anche un’ottima Coppa UEFA arrivando con i suoi compagni sino ai quarti di finale, dove i bianconeri verranno eliminati dal Werder Brema. Due anni dopo con l’Udinese arriva anche la soddisfazione della qualificazione ai preliminari di Champions League, record storico per il club friulano, che poi verrà subito eliminato dall’Arsenal, retrocedendo in Europa League. Sempre in Europa League l’anno successivo Pasquale è autore di un pesantissimo gol in trasferta contro il Liverpool, che regala una storica vittoria all’Udinese ad Anfield Road.

PRESTITO AL TORINO E RITORNO A CASA – Dopo 5 anni trascorsi a Udine nell’estate del 2013 viene ceduto in prestito al Torino, ma la parentesi granata è sfortunata a causa di un brutto infortunio che lo costringe a terminare anzitempo la stagione a marzo. Terminato il prestito al Torino torna all’Udinese, dove resta un’ultima stagione prima di decidere all’età di 35 anni di far ritorno a casa, nella sua Venaria, per giocare con il Venaria Reale, squadra partecipante al campionato di Promozione di cui è attualmente allenatore-giocatore.

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