CHE FINE HA FATTO – STRAMACCIONI, il tripudio allo Stadium e il derby dedicato ai tifosi
Edizione speciale per Pasquetta della rubrica settimanale di Passioneinter.com“Che fine ha fatto” è la rubrica settimanale di Passioneinter.com che tratterà i vari giocatori transitati in nerazzurro che sono poi finiti nel dimenticatoio, raccontando come è proseguita la loro carriera una volta andati via dall’Inter.
In occasione di Pasquetta, l’edizione speciale di oggi non riguarderà un giocatore ma bensì un allenatore, Andrea Stramaccioni.
Dopo la straordinaria vittoria in NextGen Series (la Champions League giovanile) della sua Inter Primavera, l’allora patron nerazzurro Massimo Moratti, decide di dare fiducia al giovane Andrea Stramaccioni, affidandogli la panchina dell’Inter dei grandi e facendolo subentrare a Claudio Ranieri.
L’esordio sulla panchina nerazzurra è rocambolesco ma vincente: l’Inter vince 5-4 contro il Genoa, il 1 aprile 2012. Un mese dopo, il 6 maggio, vince anche il suo primo derby milanese, battendo 4-2 il Milan nella gara che assegnerà lo scudetto alla Juventus, proprio a discapito dei rossoneri. Con un bilancio di 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte alla sua prima esperienza nel calcio che conta, da semplice traghettatore si guadagna la riconferma anche per la stagione successiva.
La stagione 2012-2013 per la nuova Inter di Stramaccioni inizia alla grande: in campionato vince nuovamente il derby contro il Milan, e il 31 ottobre battendo la Sampdoria 3-2 con 8 vittorie consecutive eguaglia il record di Simoni, Ranieri, e Trapattoni. La settimana successiva è l’inizio della fine: l’Inter si presenta allo Juventus Stadium con il tridente (Palacio-Milito-Cassano) e dopo pochi minuti è già in svantaggio: ma la reazione non si fa attendere, e a fine partita il tabellino registra Juventus-Inter 1-3. E’ la prima sconfitta allo Stadium della Juventus, che perde anche il primato in classifica. L’Inter è al primo posto. Da quel momento in poi il giocattolo si rompe, gli infortuni si inanellano uno dietro l’altro e Strama si ritrova a Marzo con il solo Tommaso Rocchi disponibile come attaccante di ruolo, anche se per poche partite. La squadra non gira più, agli ottavi arriva l’eliminazione in Europa League contro il Tottenham ai supplementari dopo una grande rimonta, e il campionato si conclude con l’Inter al 9° posto. Nel girone di ritorno la sua Inter fa registrare il record negativo con soli 16 punti conquistati in 19 partite. A fine stagione viene esonerato e sostituito da Walter Mazzarri.
UDINESE – Dopo essere rimasto fermo una stagione, nel giugno del 2014 al tecnico romano si presenta una nuova opportunità, questa volta alla guida dell’Udinese. Nella nuova avventura friulana viene affiancato dal suo ex giocatore Dejan Stankovic, che gli farà da vice, ma le cose non andranno per il verso giusto. Dopo un discreto inizio di stagione, i risultati inizieranno a mancare, e dopo il record negativo con l’Inter, riuscirà a far segnare un record negativo anche con l’Udinese: 41 punti, mai successo all’Udinese da quando esiste la Serie A a 20 squadre.
PANATHINAIKOS – Dopo un’estate in cui non riesce a trovare una nuova sistemazione, nel novembre 2015, per Andrea Stramaccioni si aprono le porte della Grecia, subentrando alla guida del Panathinaikos. L’inizio non è dei migliori, alla prima gara rimedia subito una sconfitta per 1-0 contro l’Iraklis, ma 5 giorni dopo la sua squadra si rifà in Coppa di Grecia, vincendo 1-2 contro il Panachaiki. La loro corsa in coppa si interromperà poi ai quarti di finale contro l’Atromitos, ma in campionato, nonostante i 3 punti di penalizzazione riesce ad agguantare la terza posizione valida per l’accesso ai play-off di Champions League. Play-off che andranno male in estate, condannando il Panathinaikos in Europa League.
Strama viene riconfermato anche l’anno successivo, ma dagli spalti iniziano a susseguirsi cori contro di lui da parte dei tifosi, e a malincuore nel dicembre del 2016 la società è costretta ad esonerarlo a causa di “fattori esterni”, come recitava anche il comunicato del club: “una serie di fattori esterni negativi ha portato a circostanze al di fuori del loro controllo”
SPARTA PRAGA – Dopo 6 mesi dalla fine dell’esperienza greca, l’ex tecnico dell’Inter accetta l’offerta dello Sparta Praga, che gli offre un biennale, iniziando così una nuova avventura in Repubblica Ceca. L’esperienza inizia male, con la precoce eliminazione dai preliminari di Europa League per mano della Stella Rossa. Il feeling con il nuovo ambiente non viene mai a crearsi, e a marzo del 2018 viene esonerato.
Attualmente Andrea Stramaccioni è senza squadra, ma è ancora sotto contratto fino al prossimo giugno con lo Sparta Praga. Nonostante i risultati ottenuti all’Inter non sono stati incoraggianti, il tecnico romano è stato amato sin da subito dall’ambiente nerazzurro, che ancora oggi ne conserva un buon ricordo.
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