“Che paura mi fa, Varriale!”. Non solo Spalletti-Caressa: quando l’allenatore perde le staffe in diretta TV

"E' petto netto!" continua a ripetere Spalletti a Caressa nel post partita infuocato contro la Fiorentina. E' scontro totale: il tecnico nerazzurro, al termine di Fiorentina-Inter 3-3, arriva ai microfoni di Sky, dove si rende protagonista di un'accesa discussione con il noto giornalista, reo di non aver sottolineato con abbastanza chiarezza il fatto che il rigore nel finale per i viola non fosse assolutamente da assegnare. Quella fra il tecnico di Certaldo e Caressa è soltanto l'ultima di innumerevoli liti in diretta tv alle quali i tifosi hanno assistito negli ultimi anni: numerosi allenatori hanno perso le staffe nel parlare con i giornalisti, con risultati a metà fra l'esilarante e l'imbarazzante. Ripercorriamo i casi più noti. ZENGA VS VARRIALE 16 novembre 2008 Imbarazzo vero negli studi di Rai 2. Zenga boicotta le interviste in seguito ad una sconfitta del suo Catania e Varriale lo critica apertamente per la scelta. Ecco allora andare in scena, sette giorni dopo, uno degli scontri più imbarazzanti degli ultimi anni: "Lei viola le regole, si conferma uno abituato alle uscite a vuoto". "Preferisco le uscite a vuoto che avere a che fare con gente come lei". "Deve stare attento a quello che dice". "Che paura mi fa, Varriale! Sono qua che tremo". MOU VS TUTTI 11 novembre 2008 "Lo so che lei è amico di Mancini". "Io sono amico di tutti, anche suo!". "Mio non lo è sicuramente. Se mi invitasse a cena non ci verrei". Botte da orbi fra Mourinho e Sconcerti! E non poteva mancare in questa raccolta il tecnico di Setubal: ogni sua conferenza o intervista in Italia era un vero show e non sono di certo mancate le discussioni o i diverbi. Come anche con Pistocchi, Zazzaroni e persino l'intera categoria dei giornalisti quando spiegò quella che lui considerava "prostituzione intellettuale" di alcuni organi di stampa italiani! SPALLETTI E LE EMOZIONI 11 giugno 2011 Quella contro Caressa non è la prima "sfuriata" di Spalletti in tv: il tecnico di Certaldo diverse volte ha avuto confronti accesi con i giornalisti. Come per esempio ai tempi in cui allenava in Russia: nel 2011 in una partita contro la Dinamo Mosca, al 94’ il suo Zenit è avanti 1-0. Si arriva a 94 minuti e 49 secondi, quando il giocatore della Dinamo Samedov pareggia. Intercettato a bordocampo, l'allenatore è fuori di sé. Il giornalista fa la domanda in russo, il traduttore comincia a riferire e lui lo interrompe subito: "Ma che emozioni? Ma che emozioni? Ma che c***o dici?! Ma quali emozioni? 4 minuti di recupero, 4 e 30 con la sostituzione, niente emozioni. Perché l'arbitro l’ha fatta durare 20 secondi in più? Perché gli fa piacere così. Per cui io ho già detto che non gli sto simpatico e anche oggi l’ha fatto vedere” CONTE VS BOBAN 25 febbraio 2012 Ovvero: il gol-non gol di Muntari in Milan-Juventus. Il giocatore, allora rossonero, si vede parare un tiro da distanza ravvicinata da Buffon, con il pallone che però ha varcato la linea di mezzo metro abbondante. Nella stessa partita viene anche annullato un gol regolare alla Juventus, per un fuorigioco di centimetri sull'1-0 per la squadra di casa. Nel post-match dagli studi di Sky Boban definisce "capibile" l'errore contro i bianconeri: apriti cielo. Con Conte presente per l'intervista, nasce una discussione che si protrae per qualche minuto, con l'allenatore che arriva a dirgli "Togliti la maglia quando dai i giudizi" (in riferimento alla sua fede rossonera n.d.r.). STRAMA VS MONDONICO 17 settembre 2012 "Una delle Inter più belle che ricordo io è quella di Trapattoni: un'Inter provinciale, operaia. La tua Inter la paragono a quella squadra da Scudetto, un po' provinciale": questo il commento di Emiliano Mondonico ad Andrea Stramaccioni, per quello che voleva essere un complimento. "Io no" - risponde Strama - "però tu hai molta più esperienza di me". Poi a sorpresa si toglie la cuffia stizzito e se ne va. "Quando vedo in determinati commenti mancanza di rispetto" - spiegherà poi ad Inter Channel - "per la mia società e per i miei tifosi, soprattutto, allora mi dà fastidio. Ci vuole rispetto quando si parla dell'Inter: quella era una domanda provocatoria. Quando si parla di Inter bisogna sciacquarsi mille volte la bocca prima di dire certe cose". ALLEGRI VS SACCHI 1 ottobre 2014 Atletico Madrid-Juventus 1-0: siamo nel post-partita, Arrigo Sacchi "accusa" i bianconeri di essere troppo difensivisti. "Io e te non siamo mai d'accordo. O hai visto un'altra partita tu, o io". Il primo round però si conclude senza feriti. Alcuni giorni dopo i due sono ancora di fronte. "Secondo me non saremo d'accordo neanche stasera" - esordisce Max ridendo. "Non ti fa molto onore vista la mia storia e la tua storia" - la risposta piccata di Sacchi. "Vabbè Arrigo, ma sei permaloso...". Poi la bordata finale di Allegri: "Nella vita mi hanno insegnato ad ascoltare tutti, poi decido da chi prendere e da chi no. A volte mi viene più facile: chi reputo di un certo livello lo ascolto e faccio il contrario". E qui, Sacchi s'infuria, rifiutandosi di andare oltre con le domande. MANCINI VS CALCAGNO 31 gennaio 2016 L'Inter perde malamente nel derby (3-0 per il Milan). L'allora allenatore nerazzurro, Roberto Mancini, arriva a parlare a dir poco adirato: nella stessa partita contro i rossoneri infatti, Icardi ha sbagliato un rigore che poteva rimettere in partita l'Inter ed il Mancio è anche uscito anzitempo dal campo per un'espulsione, venendo pizzicato a fare il dito medio ad alcuni tifosi che lo offendevano dagli spalti. La malcapitata è Mikaela Calcagno, che ha la cattiva idea di chiedergli se, l'errore di Icardi dal dischetto, può essere stato causato da alcune sue parole in conferenza. "Questa è una str*****a, dai su. Siamo seri". La Calcagno non molla, ma rilancia chiedendogli di commentare le immagini del dito medio: "Sì, l’ho fatto. Ho mostrato il dito medio, alcuni tifosi mi hanno insultato e non dovevano essere lì visto che c’erano gli steward. Ora sei contenta? Basta con queste ca...". SARRI E LE PAROLACCE "L'anno prossimo risparmiami un po' di telefonate a De Laurentiis: chiamo direttamente te per gli obiettivi stagionali, così me li dai prima della stagione e non fai più domande del c****o!": questa la frase pacata con cui Sarri risponde ad un giornalista (ai tempi del Napoli), che gli chiede del mancato passaggio del turno in Champions. Non è uno con i peli sulla lingua, Sarri. Spesso in conferenza s'è lasciato andare a qualche battuta di troppo, come quando, in risposta ad una giornalista donna ha scatenato un polverone dicendo: "Sei donna e sei carina e solo per questo non ti mando a fare in c**o". Chapeau.

“Che paura mi fa, Varriale!”. Non solo Spalletti-Caressa: quando l’allenatore perde le staffe in diretta TV

Daniele Najjar - Autore

SARRI E LE PAROLACCE

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