FOCUS – Dammi tre parole: crisi, caso, caos
Nel vocabolario del perfetto tifoso nerazzurro le parole crisi, caso e caos sono diventate ormai familiari. Dopo le ultime settimane si può sostenere con certezza che è tornato il rumore dei nemici. Ma non tutti i mali vengono per nuocere...I 16 punti conquistati sui 21 disponibili e il secondo posto in classifica non sono stati sufficienti per evitare che la stampa si scatenasse nei confronti dell’Inter di Roberto Mancini.
Se durante questa sosta del campionato un alieno decidesse di fare visita al pianeta Terra , aprendo molti giornali sportivi italiani avrebbe motivo di credere che l’Inter si ritrovi nella parte destra della classifica.
L’alieno però sbaglierebbe, ma l’errore non sarebbe dettato dalle difficoltà dell’extraterrestre nel codificare la lingua italiana, bensì dalle difficoltà di buona parte della stampa nel descrivere in maniera obiettiva la situazione di alcuni club del campionato nostrano.
In queste settimane le parole accostate con maggiore ricorrenza all’Inter sono state sostanzialmente tre: crisi, caso e caos.
Dopo le 5 vittorie conquistate nelle prime cinque giornate, è bastata una sconfitta, seppur pesante, per cominciare a parlare di “crisi Inter“.
Il termine “caso” invece è stato utilizzato con un duplice significato: quando la squadra vinceva, si parlava di tre punti ottenuti per caso, frutto di una fortuna sfacciata, mentre dopo le sfide contro la Fiorentina e la Sampdoria si è cominciato a parlare di “caso” Ljajic, Brozovic, Ranocchia, riferendosi allo scarso impiego dei suddetti calciatori nell’undici titolare.
I giornali però si sono superati di fronte alla vicenda Jovetic. Dopo l’infortunio del montenegrino infatti, si è parlato di “caso Jovetic” e di “caos Jovetic“, si è riferito di un presunto litigio tra Jojo e Mancini.
L’attaccante nerazzurro ha poi prontamente smentito di aver litigato con il tecnico di Jesi, ma nel frattempo fiumi di inchiostro erano già stati versati per riempire le pagine di molti giornali.
Si sta dunque vivendo una situazione paradossale, una situazione che i tifosi, i calciatori e tutto l’ambiente nerazzurro non sono insoliti vivere.
Il cosiddetto “rumore dei nemici” di cui a suo tempo parlò José Mourinho sta tornando di forte attualità. Il fatto che si torni ad avvertirlo proprio in questo momento non è casuale: l’Inter è tornata ad essere temuta, è tornata ad essere un’avversaria credibile, una squadra con la quale tutte dovranno fare i conti per restare ai vertici del campionato. In poche parole, l’Inter è tornata ad essere l’Inter o almeno ci sta provando.
Paradossalmente avvertire nuovamente il rumore dei nemici deve essere considerata come una grande conquista da parte dell’Inter di Mancini: percepirlo nell’aria infatti, ci fa sembrare lontani gli anni in cui eravamo diventati una sbiadita controfigura della squadra salita sul tetto del mondo.
L’Inter è tornata ad essere sola “contro tutto e tutti“, è tornata a respirare un’aria che storicamente la esalta.
Siamo pronti per continuare a vivere la nostra personalissima “crisi”, a partire da Inter-Juventus.