Tornare a essere decisivo, con vista anche sul rinnovo. Questa la missione di Edin Dzeko, candidato a una maglia da titolare nel ballottaggio con Lukaku, nella sfida di domani con il Porto. Solo 2 gol – ma che gol e che importanza (con il Napoli in campionato e con il Milan in Supercoppa)! – in 15 presenze nel 2023 tra tutte le competizioni: il bosniaco è chiamato a svoltare. O meglio, a tornare quello che ha trascinato l’Inter nella prima metà di stagione.
La partita con i portoghesi può valere la stagione, si sa, ma può anche avere un peso importante nel prolungamento del suo contratto, in scadenza a fine giugno. Al momento, secondo quanto scrive La Gazzetta dello Sport, i discorsi sul rinnovo sono stati messi in stand-by per vedute differenti: Edin vorrebbe un biennale, la dirigenza nerazzurra offre solo un anno. Passare il turno garantirebbe circa 20 milioni di introiti e quindi permetterebbe all’Inter di avere più margine di manovra nella trattativa con il Cigno di Sarajevo. Che tra l’altro ha già dimostrato ai tempi della Roma di saper essere decisivo in queste prestigiose notti europee. I gol pesantissimi con Napoli e Milan in Supercoppa sono la prova definitiva: quando il livello della partita si alza, Dzeko difficilmente la sbaglia. E allora Edin adesso vuole prendersi Oporto e il rinnovo del contratto.
Dzeko, nonostante i quasi 37 anni, ha dimostrato in questa stagione di poter essere ancora decisivo: davvero tante le gare risolte dalle sue giocate, da campione. Magari, vista l’età, non si può più puntare su di lui come centravanti principe dell’attacco, ma sicuramente potrebbe essere una riserva di lusso, da inserire a partita in corso o nei big match. In un modo o nell’altro la dirigenza nerazzurra dovrebbe trovare una quadra e proporgli il rinnovo: certo, con in tasca i quarti di Champions sarebbe tutto più facile.
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