2 Giugno 2019

FLOP 5 – I peggiori nerazzurri del 2018/19: Dalbert oggetto misterioso, Icardi e Perisic tradiscono

Ecco i giocatori che finiscono dietro alla lavagna al termine di questa stagione

Grazie alla vittoria rocambolesca di San Siro per 2-1 contro l’Empoli, l’Inter è riuscita a raggiungere il 4° posto e qualificarsi alla fase a gironi della prossima Champions League. I nerazzurri hanno centrato dunque l’obiettivo stagionale all’ultima giornata, esattamente come un anno fa quando i ragazzi dell’ormai ex Spalletti espugnarono l’Olimpico di Roma in un vero e proprio spareggio.

Una stagione, quella dell’Inter, con luci e molte – forse troppe – ombre. Sono infatti tanti i giocatori della rosa nerazzurra che durante quest’anno hanno deluso le aspettative dei tifosi e della società. Tra infortuni e questioni extra-calcistiche, ci si aspettava sicuramente di più.

MAURO ICARDI

Icardi

Non si poteva iniziare se non da lui, probabilmente il FLOP maggiore della stagione dell’Inter. L’ottavo marcatore della storia dei nerazzurri è stato infatti fin troppo al centro dell’attenzione (in negativo), tanto da non essere più considerato il punto fermo della rosa. Eppure il capocannoniere della scorsa Serie A con 29 reti aveva iniziato l’anno così come lo aveva finito: a suon di gol. La rete da stropicciarsi gli occhi contro il Tottenham al suo esordio in Champions League, la zampata nel recupero del derby d’andata e i gol decisivi contro PSV (sia all’andata che al ritorno) e Barcellona dovevano essere il preludio per un’altra stagione da protagonista. Ed invece restano soltanto un bellissimo ricordo: la rottura con lo spogliatoio a causa delle dichiarazioni della moglie-agente Wanda Nara e la decisione della società di togliergli la fascia di capitano (passata sul braccio di Samir Handanovic) sono solo l’inizio di un 2019 da incubo per Maurito (chiuso con due reti, entrambe su rigore). La scelta di non rispondere alla convocazione per la sfida di Europa League contro il Rapid Vienna ha portato ad una decisa spaccatura con la tifoseria interista che lo ha sempre osannato. Da lì in avanti 53 giorni di assenza dal campo che segneranno per sempre in negativo la sua carriera. Nonostante il ritorno in campo a Genova con un gol ed un assist, Icardi non è mai più tornato quel cannibale d’area di rigore che abbiamo sempre ammirato, ma anzi le sue prestazioni raccontano di un vero e proprio corpo estraneo sia dal punto di vista fisico che mentale. Il rigore sbagliato nella contro l’Empoli, l’uscita tra i fischi del suo pubblico e la mancata convocazione del c.t. Scaloni per la Coppa America sono la descrizione perfetta della sua stagione, la peggiore con la maglia nerazzurra.

DALBERT HENRIQUE

Dalbert

 L’oggetto misterioso della rosa dell’Inter: il terzino brasiliano (costato 21 milioni) in questi due anni in maglia nerazzurra non ha mai lasciato il segno, se non con una rete in Coppa Italia contro il Benevento nello scorso gennaio. Nonostante i buoni spunti fatti vedere in allenamento, stando alle parole di Spalletti e di chi segue la Beneamata da molto più vicino, Dalbert si è quasi sempre rivelato uno dei peggiori in campo nelle (poche) volte in cui il tecnico lo ha chiamato in causa. La partita contro l’Empoli è stata l’ennesima prova: da suoi disimpegni sbagliati sono nate le occasioni da gol più importanti dei toscani, e solo grazie ad una prestazione incredibile del neo capitano Handanovic si è evitato il disastro. Simbolo di una debolezza caratteriale evidente del calciatore, e di un investimento dimostratosi un FLOP da parte della dirigenza.

ANTONIO CANDREVA

Candreva Kostic Inter Eintracht

Con l’acquisto di Matteo Politano, l’esterno ex Lazio ha perso sia il posto da titolare sulla fascia destra, sia la fiducia in sé stesso. Tante volte beccato dal pubblico di San Siro, Candreva quando è stato chiamato in causa – da titolare o a partita in corsa – non è mai risultato decisivo. Le sole tre reti nelle due stagione in maglia nerazzurra (tutte quest’anno, di cui due in Coppa Italia), raccontano di un calciatore completamente diverso da quello ammirato con la squadra capitolina. Con il cambio di guida tecnica potrà ripartire da zero e riguadagnare consapevolezza, ma da un giocatore come lui ci si aspettava sicuramente di più.

SIME VRSALJKO

Vrsaljko

Arrivato a Milano con grandi aspettative dopo un Mondiale giocato da protagonista con la sua Crozia, conquistando un ottimo secondo posto, il terzino croato non si è praticamente mai visto nei pressi di San Siro, costringendo Danilo D’Ambrosio agli straordinari. Preso dall’Atletico Madrid con un prestito con diritto di riscatto, il difensore ex Sassuolo è stato falcidiato da problemi fisici che non gli hanno praticamente mai permesso di giocare con continuità. La stagione di Vrsaljko è terminata addirittura a gennaio a causa di un’operazione al ginocchio sinistro. L’anno prossimo tornerà nella capitale spagnola, e resta il dispiacere per non aver ammirato un calciatore che, al 100% della condizione, sarebbe potuto sicuramente essere un arma in più per la formazione di Spalletti.

IVAN PERISIC

Perisic

Uno dei più grandi rimpianti della stagione e forse della storia recente dell’Inter. Il talento del “vorrei ma non posso (o potrei ma non voglio)”. L’esterno croato è stato uno dei giocatori imprescindibili per Luciano Spalletti durante queste due stagioni. Lo abbiamo ammirato da esterno di fascia, da seconda punta, da mezzala e anche da terzino nel secondo tempo contro l’Empoli. La fiducia del mister è stata totale, tanto da tenerlo in campo anche quando le condizioni fisiche glielo impedivano. Dotato di un grande strappo nell’1vs1 e di ottima corsa anche per la fase difensiva, Perisic non ha mai dimostrato le sue qualità con continuità. Un anno sulle montagne russe sia per il calciatore che per i tifosi, segnato da partite da 9 in pagella, a prestazioni da 4. Le otto reti in stagione infatti sono frutto di una seconda parte di campionato convincente, dovuta magari dall’allontanamento dal gruppo di Mauro Icardi, a differenza dei primi 5 mesi completamente al di sotto delle aspettative e delle sue potenzialità. La sua esperienza in nerazzurro è stata sicuramente macchiata dalla richiesta di cessione a gennaio, confermata anche da Marotta, con destinazione Premier League. In quel preciso istante il suo rapporto con il pubblico di San Siro si è definitivamente incrinato. Chissà se con l’arrivo di Antonio Conte potrà esserci un suo definitivo rilancio.