TE LA RICORDI? – Inter-Juve 2016: furia croata in Coppa Italia, ma ai rigori è beffa bianconera
Non bastano i gol di Brozovic e di Perisic, ed una prestazione perfetta, a regalare all'Inter la finale di Coppa Italia. Ma la squadra di Roberto Mancini dimostra grande orgoglio in una partita di ritorno spettacolare contro la JuventusIn pochi credono che l’Inter, dopo la brutta figura nella partita d’andata allo Stadium contro gli acerrimi rivali bianconeri, possa accedere in finale della 69esima edizione della Coppa Italia. C’è infatti da ribaltare il pesantissimo risultato di 3-0 (Morata 36′, 63′, Dybala 83′) maturato a Torino, in un periodo in cui l’Inter sembra fare acqua da tutte le parti. Lo stadio nerazzurro è pieno zeppo di tifosi juventini: sembrano quasi in maggioranza.
BEFFA JUVE – È una stagione particolare, quella del 2015/2016, perché all’Inter arrivano rinforzi importanti come Joao Miranda e Jeison Murillo, ma anche Alex Telles e Geoffrey Kondogbia. In attacco, il tecnico Roberto Mancini, può contare su Mauro Icardi – appena nominato capitano -, Ivan Perisic, Adem Ljajic e Stevan Jovetic. I nerazzurri scalano man mano tutte le posizioni fino a guardare tutte le squadre dall’alto verso il basso: le frequenti vittorie di misura fanno vedere un’Inter compatta e grintosa che però ha poca fantasia sotto porta, ma almeno vince. Dopo la sosta natalizia, perde il primato a favore del Napoli che però si farà sfuggire a sua volta il titolo di Campione d’Italia dalle mani, conquistato di nuovo da una Juventus resuscitata dagli inferi.
IL RITORNO DI COPPA (E DI FIAMMA) – Ed è proprio contro questa Juventus, affamatissima, che l’Inter si ritrova a dover giocare una gara da dentro o fuori al Meazza, nei primi di marzo del 2016. In attacco ci sono Eder, Perisic e Ljajic perché Jovetic è fermo ai box, mentre Mauro Icardi siede sulla panchina. In porta c’è Carrizo e al centro della difesa Danilo D’Ambrosio – al posto di un Murillo troppe volte squalificato in questa stagione – che ha da farsi perdonare un errore colossale avvenuto proprio contro i bianconeri. Fischio d’inizio e si nota da prima di subito che l’Inter gioca col sangue agli occhi: i giocatori vogliono dare prova di non essere scarsi come il proprio pubblico e la stampa li ha dipinti nelle ultime settimane ed è con questa foga che Gary Medel, al 14′, approfitta di un errore dell’Ex Hernanes per servire Marcelo Brozovic che non ci pensa nemmeno un attimo a tirarla alle spalle di Neto. Da questo momento inizia un vero e proprio assedio nerazzurro con Ljajic che sfiora il 2-0 due volte, la prima gli viene impedito dalla traversa e la seconda la palla sfiora il palo alla destra del portiere. Inizia il secondo tempo e la storia è la stessa: bianconeri che sembrano non essere usciti dal pullman e nerazzurri che corrono come i pazzi. Ci pensano i due croati, Perisic su assist di Eder e poi ancora Epic Brozo, stavolta su rigore, a ristabilire la parità e il Meazza diventa una vera e propria bolgia dantesca.
RIGORI E DELUSIONE, MA QUANTO ORGOGLIO – La partita finisce poi ai rigori, perché nei supplementari l’Inter non riesce a trovare il tap-in vincente nonostante un paio di occasioni ghiottissime mentre la Juve, seriamente impaurita a questo punto, spinge per giocarsela alla roulette dei rigori con minuti persi e passaggi all’indietro. Segnano tutti tranne Palacio, che vanifica un’impresa che avrebbe potuto entrare nella storia ma non per questo è scomparsa dalla memoria dei tifosi. La Juve vola in finale e se la porta pure a casa, la Coppa Italia. Il giorno successivo la stampa di parte titolerà “Più bello così” con immagine di Bonucci, ultimo rigorista, alimentando quella rivalità che domani sera non sarà difficile notare negli occhi dei protagonisti che scenderanno in campo.
Tutte le news sull’Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di PassioneInter.com