Mercato – Da Gagliardini a Jovetić, TUTTI gli affari UFFICIALI dell’Inter a gennaio 2017

TUTTE LE UFFICIALITÀ DEL MERCATO DI GENNAIO PER L'INTER Ci si aspettava un mercato molto magro, quanto a numero di colpi possibili ma anche come liquidità da poter spendere, e le attese sono state confermate solo parzialmente. Da un lato, è vero che le operazioni in entrata sono state davvero poche: soltanto due gli acquisti per la prima squadra e qualche ingresso per il settore giovanile. Dall'altro, nessuno si aspettava l'acquisto di un giocatore del valore (economico e qualitativo) di Roberto Gagliardini. In uscita, inoltre, Ausilio è stato bravo a sfoltire la rosa nei limiti del possibile, dovendo fare i conti con giocatori che spesso rifiutavano destinazioni meno appetibili per stipendio o livello calcistico. Andiamo dunque a stilare un bilancio, con tutti gli affari ufficiali conclusi dall'Inter in questo mercato di gennaio. MIANGUE Quello del giovane belga lanciato da de Boer è un addio che sa di arrivederci, sebbene il prestito al Cagliari sia accompagnato da un diritto di riscatto. In ogni caso, la società nerazzurra si è tutelata, dopo i buoni segnali mostrati da Miangue nelle poche presenze racimolate quest'anno, inserendo anche una clausola per il controriscatto del terzino classe 1997. In attesa di vedere se potrà trovare spazio con la maglia del Cagliari, l'Inter lo terrà sicuramente d'occhio e - in caso di una sua esplosione - non si farà sfuggire l'occasione di riportarlo a casa. GNOUKOURI In maniera un po' inaspettata, la cessione di Gnoukouri è stata quella che ha fatto più discutere i tifosi. Tutti si aspettavano che il giovane ivoriano venisse soltanto ceduto in prestito, ma a far storcere il naso è stato il diritto di riscatto fissato a 4 milioni di euro, senza una clausola di recompra per l'Inter, che otterrà soltanto il 15% da una futura cessione del centrocampista classe 1996. Qualcuno pensa che un giorno la dirigenza se ne pentirà, mentre altri sostengono che nel centrocampo nerazzurro, già di alto livello e pronto ad essere migliorato con gli investimenti estivi di Suning, ci sarebbe stato sempre meno spazio per lui, anche in caso di un netto miglioramento ad Udine. FELIPE MELO Quella del brasiliano è stata invece la cessione più attesa da buona parte dei tifosi dell'Inter, con cui il Pitbull ex Juventus e Fiorentina aveva decisamente finito il credito, complici diverse partite rovinate e in generale un atteggiamento e una condizione ormai insufficienti per giocare in una grande squadra. In realtà, all'inizio aveva stupito tutti con diverse buone prestazioni (a cominciare da quella nel Derby giocato da titolare come prima gara in nerazzurro), ma i primi segnali si sono dimostrati un fuoco di paglia e il centrocampista, ora passato al Palmeiras dopo aver risolto un contratto molto pesante con l'Inter, è diventato una pedina quasi rischiosa da impiegare in alcune occasioni. Le ultime volte che è stato chiamato in causa, dopo l'arrivo di Pioli e l'infortunio di Medel, sembrava potesse tornare sui livelli delle prime apparizioni a Milano, ma la dirigenza non si è evidentemente voluta fidare, visto il rendimento più che altalenante durante il suo periodo di permanenza. JOVETIĆ L'ex numero 10 nerazzurro è stata forse una delle più grandi delusioni di mercato del post Triplete. Arrivato dal Manchester City, si pensava potesse trascinare l'Inter di Mancini almeno ad un terzo posto e l'ottimo inizio di campionato non ha fatto altro che alimentare queste ipotesi. Peccato che la magia sia durata poco e il montenegrino sia stato pian piano accantonato da Mancini (ne ha parlato proprio JoJo, dopo essersi trasferito al Siviglia), complice anche un suo atteggiamento sempre più indolente, nelle occasioni a lui concesse dal Mancio nella seconda parte di stagione e da de Boer nella sua breve avventura all'Inter. L'ex giocatore della Fiorentina lascia libera una maglia numero 10, che Suning vorrà probabilmente assegnare a un grande nome in estate, e potrà essere riscattato dal Siviglia per 14 milioni (diritto, non obbligo), che rappresenterebbero una plusvalenza per le casse nerazzurre. RANOCCHIA Dopo diverse trattative mai andate in porto, Andrea Ranocchia saluta ufficialmente l'Inter nell'ultimo giorno di mercato, trasferendosi in prestito semestrale all'Hull City, in Premier League. Il centrale italiano tornerà dunque alla base a giugno e non ci sono quindi accordi per una sua permanenza in Inghilterra, che potrebbero essere comunque presi in caso di impatto positivo di Ranocchia. Sarà la volta buona per una rivalutazione del centrale difensivo che, ai tempi del Bari di Antonio Conte, sembrava promettere un rendimento molto diverso rispetto a quello avuto negli ultimi anni? MANAJ Il giovane albanese, dopo sei mesi di prestito al Pescara un po' altalenanti (2 gol in 12 partite, ma solo 4 da titolare), rientra a Milano, ma è soltanto di passaggio. In Serie B, ad accoglierlo, c'è il Pisa di Gennaro Gattuso, che sembra averlo inserito in pianta stabile nella formazione iniziale, con 180 minuti giocati nelle prime due partite. Rey è ancora molto giovane, essendo un classe 1997, e la competizione cadetta potrebbe essere adatta al suo livello, per consentirgli di prendere confidenza con il gol e aver maggior continuità. La punta albanese è stata ceduta con la stessa formula di Miangue: prestito con diritto di riscatto e controriscatto a favore dell'Inter. SAINSBURY Subito dopo l'ufficialità della cessione di Ranocchia, arriva quella del suo sostituto in termini numerici. Si tratta del difensore classe 1992 Trent Lucas Sainsbury, prestato dal Jiangsu Suning all'Inter per sei mesi, ovvero per lo stesso lasso di tempo in cui il centrale italiano giocherà nell'Hull City. Oltre ad essere il primo calciatore australiano a vestire la maglia nerazzurra, Sainsbury è anche l'oggetto del primo scambio tra i due club di proprietà del gruppo Suning, dopo l'arrivo dei cinesi in dirigenza. GAGLIARDINI L'unico acquisto previsto era sì quello del centrocampista con qualità difensive e anche buone doti tecniche, ma pensare a un investimento di questo calibro a gennaio, per uno dei migliori giovani italiani in prospettiva, poteva sembrare utopia. Il gruppo Suning ci teneva e ha voluto impegnarsi economicamente, ma fondamentale è stata anche l'abilità di Ausilio nel trattare con l'Atalanta: il ds della Beneamata ha reso possibile l'affare, concluso con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Da quando è arrivato all'Inter, ha disputato tutti i minuti possibili e i nerazzurri hanno sempre portato a casa i tre punti (tranne nella gara casalinga di Coppa Italia, che è però stata vinta ai supplementari dopo il pareggio nei tempi regolamentari). Insomma, l'ambientamento di Gagliardini non è andato poi così male... ALTRE UFFICIALITÀ ACQUISTI - Van Den Eynden dal KV Mechelen (classe 2000); Mitrea dalla Dinamo Bucarest (classe 2001); Christian Mutton dal Como (Classe 1999). CESSIONI - Zè Turbo in prestito al Marbella con diritto di riscatto e controriscatto; Forte in prestito al Perugia; Roberto Ogunseye in prestito all'Olbia; Zonta in prestito al Pisa; Tassi in prestito al Feralpisalò; Davide Costa in prestito al Vicenza con riscatto e controriscatto; Isaac Donkor in prestito al Cesena con diritto di riscatto e controriscatto; Mattia Bonetto in prestito al Renate.

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Matteo Rasile - Autore

GAGLIARDINI

Matteo Rasile
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