Ivan Perisic: in attesa del ritorno di “Ivan il Terribile”
È una stagione fin qui positiva quella dell’Inter. Terzi in classifica a un solo punto dal Napoli secondo e con cinque lunghezze di vantaggio sulla Lazio quarta, i nerazzurri di Spalletti sembrano aver trovato quella continuità che era mancata nelle ultime stagioni. Ci sono stati passi falsi e cali di tensione (l’ultimo con l’Atalanta) ma la squadra sembra aver completato il suo processo di maturazione e attende il definitivo salto di qualità che passa dai suoi due giocatori più tecnici: Radja Nainggolan e Ivan Perisic. Se il primo ha vissuto una prima parte di annata tormentata per i problemi fisici, il croato è partito benissimo, ha avuto un improvviso calo di rendimento e ora sembra in risalita. Quello che è certo è che per fare strada in campionato e in Champions non si può prescindere da “Ivan il Terribile”.
La stagione di Perisic è sembrata fin qui un altalena. Dopo il grandissimo Mondiale giocato da protagonista con la Croazia e chiuso a un passo dal titolo, Ivan è tornato carichissimo in nerazzurro e ha incantato nelle prime uscite in campionato.
Nelle prime tre partite il croato ha giocato più di duecento minuti realizzando due reti e offrendo a Candreva l’assist vincente contro il Bologna. Numeri che non hanno sorpreso. Nel 2017/2018 Perisic è stato il centrocampista con più tiri della Serie A, 116 e il secondo per cross su azione, ben 199.
Ma dopo l’avvio di campionato “sprint”, il rendimento dell’esterno croato si è improvvisamente abbassato. Per ritrovare l’esterno tra i grandi protagonisti bisogna arrivare fino alla ottava giornata con l’assist decisivo per la vittoria servito ad Icardi contro la SPAL. Il totale fin qui parla di 2 gol e 2 assist, per un totale di 4 punti regalati alla propria squadra. La svolta potrebbe però essere già arrivata e questa volta va ringraziata la sosta per le Nazionali, da sempre temuta da tecnici e tifosi per il rischio infortuni e cali di forma.
Perisic è sempre stato un giocatore col bisogno di grandi motivazioni per rendere al meglio. Messo al centro del progetto, Ivan “il Terribile” ha sempre offerto prestazioni di altissimo livello. D’altronde l’attaccamento alla maglia, che sia della Nazionale o dell’Inter, non è mai mancato. Basti pensare a quando decise di presentarsi con un nuovo taglio di capelli che riprendeva i colori della Croazia prima degli ottavi di Euro 2016. Una decisione che può sembrare eccentrica ma che dimostra bene il carattere di ferro e la voglia di stupire di un ragazzo dai mezzi tecnici e dalle potenzialità praticamente infinite.
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Source: Youtube
E quello che è tornato ad Appiano Gentile dopo l’ultimo turno di Nations League sembra un giocatore rinato sotto tutti i punti di vista. Perisic è stato il migliore in campo nella sfida contro la Spagna e anche con l’Inghilterra ha mostrato una condizione fisica invidiabile in entrambe le fasi. Un giocatore diverso rispetto alla brutta copia vista nella sconfitta contro l’Atalanta. E proprio il dato atletico fa ben sperare per il proseguo della stagione. Con la maglia della nazionale, l’esterno ha giocato 180 minuti da titolare correndo dal primo all’ultimo minuto e non ha mai perso lucidità in fase offensiva nonostante il ruolo a tutta fascia assegnatoli dal Commissario Tecnico Dalic.
D’altronde i segnali di ripresa erano già evidenti. Tralasciando il passo falso di squadra di Bergamo, Perisic aveva già mostrato segni di ripresa nelle due precedenti uscite contro Lazio e Genoa, dando il suo solito contributo di tecnica e classe in attacco e mostrandosi sempre presente in copertura. E proprio questa sua capacità di sdoppiarsi in entrambe le fasi lo rende imprescindibile per il gioco di Spalletti.
Tenuto a riposo nella sfida interna contro il Frosinone vinta per 3 a 0, Perisic dovrà ricominciare proprio da quelle gare incoraggianti e dallo spirito mostrato con la maglia della Croazia. Le prossime settimane saranno decisive per la stagione dell’Inter: Roma, Juventus e PSV sono le avversarie da affrontare in un tour de force che dirà molto sulle ambizioni stagionali dei nerazzurri e sulla capacità di “Ivan il Terribile” di tornare quel trascinatore che ha fatto innamorare i tifosi e che ha attirato su di sé le attenzioni delle big del calcio mondiale.