Le pagelle di Inter-Juventus 2-1: Icardi disumano, Murillo torna roccia. Steccano solo i terzini…

LE PAGELLE Ecco i voti e le pagelle di Inter-Juventus 2-1, a cura della redazione di Passioneinter.com Voto alla partita 7.5 - Gara di altissimo livello, inizialmente chiusa per via della poca attitudine ad esporsi delle due squadre. Quando iniziano ad allargarsi le distanze e aprirsi gli spazi, occasioni da ambo i lati e giocate di pregevole fattura. Da segnalare anche la giusta cattiveria agonistica ma una piacevole assenza di gioco sporco, non scontato in occasioni simili. Voto alla squadra 8 - Impresa di dimensioni clamorose. Battere con merito una Juventus finora a punteggio pieno, dopo le tante incertezze e scricchiolii culminati nella partita di giovedì, era qualcosa di francamente imprevedibile. Tanto cuore, qualità e tre punti pesantissimi e meritati. "Vi vogliamo così". --> SCORRI LE SCHEDE PER I VOTI HANDANOVIĆ HANDANOVIĆ 6 Nel primo tempo, si fa trovare immobile sul tiro di Pjanić, ad ogni modo abbastanza imprendibile. Graziato da Khedira di testa, in generale attento e poco impegnato per tutta la partita, dove non ha colpe sul gol di Lichtsteiner ed è sicuro nelle uscite. D'AMBROSIO D'AMBROSIO 5 Inizialmente, se la cava decentemente in fase difensiva, ma appena si trova col pallone tra i piedi cerca lanci sulle fasce, poco rischiosi ma anche spesso imprecisi e inutili. Pesa l'errore di valutazione, insieme a Candreva, sul gol della Juventus. MURILLO MURILLO 7 Sembra di rivedere il Murillo dell'inizio della scorsa stagione. Prestazione maiuscola del colombiano, che vince sempre i duelli con Dybala, non proprio l'ultimo arrivato, sia palla a terra sia sui colpi di testa. Supremazia territoriale impressionante. La presenza di Miranda al suo fianco lo trasforma in maniera evidente, ora tocca a lui maturare nel segno di questa solidità. MIRANDA MIRANDA 6.5 Si potrebbe parlare di partita perfetta per il brasiliano se non si fosse perso Khedira nel primo tempo, quando il tedesco ha colpito da solo davanti ad Handanović. Per il resto, stupenda la sicurezza con cui marca Mandžukić prima e Higuaín poi. Il pallone tra i piedi non gli scotta e la sua sicurezza viene trasmessa anche a Murillo, più tranquillo. SANTON SANTON 5 Buonissimo primo tempo dal punto di vista difensivo, raddoppia su Dybala e fa il suo. In fase di possesso, rallenta spesso la manovra con diverse esitazioni. Nel secondo tempo, coglie l'occasione per prendere un altro voto insufficiente, perdendosi Lichtsteiner in occasione del gol juventino, che sblocca la gara. JOÃO MÁRIO JOÃO MÁRIO 6.5 Prima gara a San Siro, un prezzo alto sul groppone, tanta pressione. João Mário trasforma il cocktail perfetto per la prima bocciatura e lo trasforma in benzina sul suo fuoco, sfoderando una buonissima prestazione di qualità e soprattutto personalità. Il continuo cambio di posizione con Banega sembra dare pochi riferimenti agli avversari e imprevedibilità alla manovra. Altri buoni segnali. MEDEL MEDEL 6 Inizia col buco che manda in porta Khedira, cui viene poi fischiato fuorigioco, poi copre bene sulle altre situazioni di gioco. Con Banega e João Mário liberi di muoverglisi attorno, mette pezze e cerca di non rientrare nell'impostazione della manovra. Quando lo fa, gestisce comunque con attenzione e azzecca anche un buon lancio. Esce stremato, come chi da tutto incondizionatamente per la propria maglia. (Dal 29' st Felipe Melo sv) BANEGA BANEGA 6.5 Non ci stuferemo mai di ripeterlo, è quello che mancava. Poco importano gli equivoci sulla posizione in campo, che sta pian piano trovando nel duetto continuo con João Mário. Illumina con lanci e filtranti e, stupendo molto, è impeccabile anche dal punto di vista difensivo, con palloni recuperati e una invidiabile difesa della sfera. Peccato per il secondo giallo, con cui si sacrifica per fermare l'ennesima discesa di Alex Sandro. ÉDER ÉDER 6.5 Partita di grande cuore, un misto tra sacrifico e pericolosità offensiva. Se il primo non è mai mancato, la seconda stentava ad arrivare. L'italo-brasiliano è frizzante e mette in difficoltà la solida retroguardia bianconera. Combina bene coi compagni di reparto e dimostra di poter giocare titolare in questa Inter. La stagione è lunga, Éder servirà eccome. PERIŠIĆ Dal 24' st PERIŠIĆ 6.5 Entra, inizia subito a rendersi pericoloso e spinge in rete il geniale assist di Icardi. Non contento, mette in difficoltà la difesa juventina puntandola senza paura. Da titolare è già importantissimo, quando entra e gli avversari sono stanchi diventa ancora più devastante. ICARDI ICARDI 8 Partitona nel momento di maggior difficoltà dell'Inter. Nel primo tempo si crea da solo la sua unica chance, fermato solo dal palo. Nella seconda frazione entra ancor più nel vivo del gioco, con sponde, assist e giocate intelligenti, in una versione in cui da molto tempo non lo si vedeva. Il gol su calcio d'angolo, ancora di testa, è oro colato per riequilibrare subito le sorti della gara. Sula rete del 2-1, ancora più evidente lo stato di grazia: non ha tempo materiale per punire Buffon, allora aspetta e piazza un gioiellino sulla testa di Perišić. Ma davvero qualcuno lo vuole discutere? CANDREVA CANDREVA 6 Sfiora un eurogol che sarebbe valso un punto in più in pagella. Tatticamente compatto, aiuta anche in difesa dove Alex Sandro sfoggia una ottima prestazione e mette la solita corsa a disposizione della squadra. Non impeccabile nell'occasione del gol, dove lui e D'Ambrosio non si intendono e lasciano spazio ad Alex Sandro. DE BOER DE BOER 7 Giù il cappello davanti a Frank de Boer. Dopo la rimonta confezionata a Pescara, insiste sulla stessa formazione e scaccia via la prestazione di Europa League. Lasciando a riposo il solo Perišić per non rischiare l'infortunio, fa vedere altri passi in avanti nei meccanismi. Icardi è un giocatore molto più mobile sotto la guida dell'olandese e la sua vena realizzativa sta toccando vette inesplorate anche per un goleador come lui. Non ha paura di far entrare un giovane come Miangue e nemmeno di affidarsi al criticato Felipe Melo e il suo coraggio viene ripagato senza sbavature da parte di entrambi. Interessante anche la collocazione tattica di João Mário e Banega, che si invertono e creano tantissimo. Insomma, Frank de Boer è tutt'altro che uno sprovveduto. JUVENTUS JUVENTUS 5 Nei primi minuti, sembrava la solita Juventus, molto compatta e capace di imporre i propri ritmi, di fare paura agli avversari. Col passare dei minuti, però, l'intraprendenza dei nerazzurri e le prime occasioni hanno fatto tornare sulla terra i marziani bianconeri. Il gol arriva dopo una delle poche occasioni create ma è ben sfruttato e corona le tante sgroppate di Alex Sandro, nettamente migliore in campo dei suoi. La difesa scricchiola e soffre molto il fatto che Icardi accentri su di sè l'attenzione per far sfogare poi le fasce dell'Inter, sempre larghe e pronte. Allegri ha forse osato troppo tenendo fuori Higuaín, anche se mettere Mandžukić titolare era sembrata giustamente una dimostrazione di forza. Quando il risultato non viene portato a casa, però, tutto torna in discussione... Juventus (3-5-2): Buffon 6, Benatia 6 (dal 25' pt Barzagli 5.5), Bonucci 5.5, Chiellini 5 (dal 35' st Pjaca sv), Lichtsteiner 6.5, Khedira 6.5, Pjanić 6, Asamoah 5.5, Alex Sandro 7, Dybala 6.5, Mandžukić 5.5 (dal 28' st Higuaín 6) A disp.: Neto, Audero, Cuadrado, Higuain, Hernanes, Barzagli, Lemina, Pjaca, Dani Alves, Rugani, Evra. All. Allegri 5.

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Matteo Rasile - Autore

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