L’Inter e l’inverno maledetto: adesso serve una scommessa per risalire la china
Crisi d’identità, pareggite, gioco inesistente e montagne russe nelle prestazioni. Gli ultimi inverni in casa Inter sono stati tutt’altro che tranquilli e all’insegna delle vittorie. Nell’era post-triplete, i nerazzurri sembrano smarrirsi a dicembre per poi cercare di ritrovarsi sul finire della stagione, quando tutto è in bilico, il tempo stringe e i punti persi nei giorni della merla si fanno sentire come macigni scaraventanti addosso. L’anno scorso fu mentale il problema che afflisse la truppa capitanata da Icardi e Spalletti s’inventò psicanalista provando a creare una rinforzata mentalità vincente. Il percorso di crescita, anzi di rinascita, ebbe il suo straordinario compimento all’ultima partita contro la Lazio all’Olimpico.
A cavallo tra il 2018 e il 2019, le certezze fortificate la passata annata e confermate nella prima parte dell’odierno campionato sembrano essere sparite. L’obiettivo resta sempre lo stesso: non avere difficoltà a qualificarsi in Champions League e provare ad alzare un titolo. Le sbandate invernali, però, hanno accentuato il bisogno di dare una scossa vincendo un trofeo ed è proprio questo che si chiede a gran voce all’allenatore venuto da Certaldo. Già, Spalletti. Il mister con i fantasmi al Meazza. Il Simeone o il Mourinho di turno che avanzano e si fanno sempre più concreti in alcuni momenti in cui il tecnico non riesce ad incidere durante le partite con un cambio giusto o una mossa tattica illuminante. Come fare per trovare la strada giusta? Dove si trova il metaforico codice promozionale Betclic per riuscire a dare un senso alla scommessa che al momento rappresenta l’ex Roma? La vicenda Perisic, il gioco troppo statico e poco incisivo espresso devono sparire. Il terzo posto non deve essere insidiato e le coppe, Europa League in primis, devono essere un banco di prova per capire se realmente si potrà avere una primavera dopo il gelo dell’inverno. Se Spalletti sarà l’allenatore giusto per tornare a vincere, questo è un rebus. La valenza del tecnico non si discute ma è in momenti difficili in cui si scopre la massima espressione della bravura di un allenatore. Lo scorso anno fu successo dopo il tunnel psicologico. Adesso servono nuovi stimoli e una spina da riattaccare per dare una scossa alla squadra nerazzurra. Traducendo tutto il discorso in giocatori che scendono in campo, alla causa interista servono più Politano e meno Perisic. Voglia di stupire e trionfare, dunque.